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E’ di questi giorni che il Corriere del Veneto ha pubblicato un sondaggio per domandare ai lettori se i Veneti dovrebbero o meno festeggiare i 150 di unità d’Italia, che per inciso non riguarda il Veneto sia perché non c’è nulla da festeggiare a meno di non essere amanti del masochismo, sia perché il Veneto, o meglio le Venezie, vennero annesse solo nel 1866, sei anni dopo.

Il sondaggio ieri notte presentava il numero di 1680 votanti con il 83% per il No e il 17 per il Si. Questa mattina alle ore 8.10 il numero era salito a 2290 votanti, cioè 610 votanti in più avvenuti tra la notte e la mattina, cioè il 36% in più in sole 7 ore di cui solo 2 diurne, una impennata rispetto il periodo passato in precedenza in cui la cifra del migliaio e mezzo era stata raggiunta in circa 70 ore, cioè una media di 24 votanti l’ora contro gli 87 l’ora avvenuti questa NOTTE (cioè votanti notturni!)

I sondaggi online sono normalmente poco o nulla affidabili poiché o non ci sono controlli o il controllo è facilmente aggirabile. I controlli usuali sono la memorizzazione in un cookie del codice del sondaggio. Facile da aggirare cancellando i cookie nel proprio computer. Un’altro tipo di controllo è la memorizzazione nel server di un codice associato all’indirizzo IP oltre al cookie. E’ un sistema un po’ più sofisticato, e probabilmente quello usato dal Corriere, ma non è affidabile perché cambiando IP è possibile aggirare l’ostacolo, ma ovviamente non è così facile disporre di molti indirizzi IP. Un largo provider Internet, come il servizio Alice di Telecom Italia usualmente espone un pool di non più una decina di indirizzi per utente.  E’ un sistema che può quindi fallire, ma occorrono utenti smaliziati e non è comunque facile sbilanciare il numero.  Se lo si fa da fuori…

E’ ovviamente tutta un’altra cosa se uno giocherella direttatemente sul server e altera i dati. Io non dico che qualcuno abbia fatto questo sul sondaggio del Corriere, ma i numeri sono sospetti. In fondo quale imbarazzo con quel 83% di No, eh?