Continua il dibattito precongressuale dei soci di Veneto Stato che domenica prossima si riuniscono a congresso a Cadoneghe per discutere sullo statuto. A tal proposito riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente intervento del gruppo di Verona di Veneto Stato.
Sono state consegnate alla segreteria politica di Veneto Stato, in vista del maggior consiglio di domenica, delle mozioni che vanno a migliorare lo statuto esistente e che nel caso di approvazione, potranno essere applicate a un nuovo statuto.
Ribadiamo la necessità di mantenere ben distinte la figura del socio sostenitore da quella di socio ordinario (la seconda, figura attiva, partecipe e con diritto di voto nel maggior consiglio).
Le principali modifiche presentate sono:
1) Struttura territoriale:
“La strutura teritorial de V.S. la xe conposta dale sesioni Comunali, Distretuali, Provinçiali e Estere, la so atività la xè ispirà ai prinçipi de idealità, democrasia e rispeto dele gerarchie de partito. Ciascuna sesion la xe raprensentà dal respetivo segretario e a xe governà da un diretivo eleto da Congresi. El segretario el xe responsabile dela tenuda dei libri verbali, dei libri/dbase de iscrision soci e dela registrasion dele presense.
Xe organi periferici del movimento nele province el Major Consejo provinçiale, el Minor Consejo provinçiale, el Segretario proviçiale e, el tesorier; nei comuni el Major Consejo comunale, el Minor Consejo comunale, el Segretario comunale e, el tesorier.”
2) Modifica sostanziale del minor consiglio.
“El minor consejo el xe costituido da Presidente, Segretario Nasionale, da 11 menbri eleti dai rispetivi consej provinçiali così spartii: Belluno 1, Padova 2, Treviso 2, Venezia 2, Verona 2, Vicenza 2, Rovigo 1, dal vicesagretario, dal Tesorier, dal responsabile organizativo, dal responsabile teseramento e dai segretari provinçiali. Tesorier, vicesegretario, responsabile organizativo e responsabile teseramento i vien nominè dal Minor Cosejo su proposta del Segretario Nasionale. (Articoli e commi inconpatibili con presente articolo i xe automaticamente abroghè)”
3) Controllo del partito sui vari organi
“El controlo sui organi de Partio el se efetua a livelo Provinçiale da parte del Minor Consejo provinçiale, a livelo Nasionale da parte del Minor Consejo Nasionale, con l’anulamento o la modifica de singoli ati aproè in diformità da Statudo, regolamenti o linee programatiche del Partio. In te i casi pì gravi el controlo vien efetuà con el siolimento del’organo; in stò caso l’organo de controlo provede ala nomina de un Comisario incaricado de proveder ala gestion ordinaria e ale operasioni de ricostrusion del’organo siolto. El provedimenti ga eficacia imediata e tuti ga obligo de rispetarli. El Minor Consejo Nasional stabilise i tenpi par le nove elesioni dele cariche al’interno del’organo comisarià.”
4) Incompatiblità di cariche
“Qualsiasi carica de V.S. xe inconpatibile con la candidatura e la copertura, anca in passà, de alte cariche e alti incarichi par el stato itajan (parlamentare, ministro, sotosegretario, consulente governo, magistrado, general, servisi segreti, parfeto .. ecc. ecc. ), xe inconpatibile anca con titolari de grandi interessi e grandi apalti de laoro par el stato itajan nonché con incarichi inportati nei grandi media pioveghi o privadi itajani.
L’apartenensa al Consejo dei diexe xe inconpatibile co l’apartenensa al Minor Consejo Nasionale, Provinçiale e Comunale, co qualsiasi carica piovega eletiva o de nomina e ale sò candidature, fin a un ano dopo la cessasion dal’incarico, Incompatinbilità”
I soci di Veneto Stato
Francesco Falezza
Massimo Busato
Giacomo Mirto
Alberto Vischio
Danese Monica
Patrizia Badii
Claudio Nicolai
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Mi spiace eser lapidario, ma mi pare che tutto questo sia una complicazione inutile e pericolosa.
La prima considerazione la faccio sui soci. D’accordo sulla questione dei due tipi di socio, ma essa deve dipendere solo dal socio stesso. Se il socio decide di passare a socio sostenitore a ordinario (o viceversa) deve essere dipendente solo dalla sua decisione, e non stabilito da terzi.
Essa in pratica deve essere solo l’opzione per voler intervenire attivamente nelle scelte politiche, e non subordinata a qualche forma di attività, perché questo discriminerebbe per esempio chi non ne ha la possibilità per diverse ragioni (economiche, di salute, logistiche…)
L’impostazione sembra pensata su un modello gerarchico piramidale di tipo militaresco. Ciò implica che ci saranno tanti piccoli centri di potere e si sottrae valore all’assemblea dei soci, che in questa impostazione scompare.
L’organo di controllo è forse la proposta più preoccupante. Esso può addirittura, a suo giudizio, sciogliere il/i minor consigli, cioè azzerare il partito, e in una struttura piramidale come questa assume un potere assoluto.
E allora io chiedo, chi controlla l’organo di controllo?
Questa impostazione è frutto di una concezione involutiva che conduce a sempre più regole, sempre più paletti, sempre più imposizioni. Non salvaguarda proprio niente, anzi, lascia aperti pericolosi varchi protetti a chi sarà capace di insinuarvisi (per esempio l’organo di controllo).
Una impostazione che capovolge completamente lo spirito di come è ora Veneto Stato, e che collide con i principi fondanti che sono citati nell’attuale articolo 5.
Tanto varrebbe abrogarlo!
Io ritengo che queste proposte siano esse stesse in conflitto con lo statuto vigente e non siano nemmeno accettabili come possibili mozioni atte ad emendare lo statuto. Esse attentano alla libertà dei soci, che sono i sovrani del partito.