A due giorni dal voto nella Marca emerge la tangentopoli leghista in riva all’Adige
La notizia è di oggi, pubblicata in prima pagina su l’Arena di Verona. Nel quadro di un’inchiesta giudiziaria condotta dal pm Pier Umberto Vallarin (cognome venetissimo), emerge un sistema di potere che in cambio di favori e soldi garantiva controlli soft – o meglio, con “preavviso” – da parte della polizia locale ai locali taglieggiati.
Finora ad essere coinvolto a livello politico è solo il vicepresidente della provincia di Verona e presidente della quinta circoscrizione, il leghista Fabio Venturi, potente uomo di fiducia di Flavio Tosi.
In realtà, dalle indiscrezioni raccolte, questa notizia sembra essere solo la punta dell’iceberg di un sistema di potere marcio, che nei prossimi mesi sembra promettere ben altre sorprese giudiziarie nei confronti di esponenti politici e, dato lo spoil system padano applicato con precisione certosina, è innegabile la forte probabilità statistica di vedere ancora coinvolta la lega nord.
A ben guardare non dobbiamo poi sorprenderci più di tanto di tale andazzo di corruzione. È infatti ben noto a tutti che la voragine del debito pubblico italiano trovi grande linfa e spinta proprio dal motore della corruzione politica, estesa e trasversale a tutto il sistema partitocratico che regge l’Italia unita (ancora per poco). Non sorprendiamoci quindi di tale notizie, che seguono altre notizie di altro stampo di altri amministratori leghisti: ricordiamoci infatti dell’ex sindaco di Silea, sempre della lega, al centro qualche mese fa di un clamoroso e squallido caso di sfruttamento della prostituzione.
Una cosa che ci piace ricordare è che tra gli eroi veneti che con profondo senso civico (e patendo ingiustizie e persecuzioni politiche da parte del sistema di potere leghista) stanno aiutando la magistratura di Verona a fare chiarezza su questo marciume ci sono alcuni soci di Veneto Stato che conosciamo bene e che ringraziamo pubblicamente per il contributo di onestà che stanno dando alla città di Verona e al Veneto intero.
Questo è l’esempio di civismo che accompagna la militanza in Veneto Stato e che fa ben sperare per il futuro Veneto Stato indipendente in un’alternativa politica, che, oltre ad essere vantaggiosa dal punto di vista economico, sociale, sanitario e culturale, sia anche improntata all’onestà e alla moralità.
Vogliamo oggi dare la rilevanza che merita a questo episodio, a due giorni dal voto del 15 e 16 maggio che vede la partecipazione di Veneto Stato nelle elezioni provinciali di Treviso e comunali di Rovigo.
Lo vogliamo fare per dare la speranza di cambiamento ai trevigiani e ai rodigini e a tutti i veneti: Veneto Stato si merita la vostra fiducia e se la merita anche grazie allo spirito di sacrificio e onestà dimostrato dai propri componenti, che non hanno paura di subire ricatti e persecuzioni, finanche con la perdita del proprio lavoro, pur di contribuire alla costruzione di un mondo migliore.
Veneti, non rassegniamoci alla tristezza e al fallimento del sistema politico italiano, non facciamoci contaminare dai politici italiani corrotti e incapaci: reagiamo dimostrando che noi veneti valiamo. Non servono atti di coraggio estremo: basta solo esprimere un sano senso di responsabilità civica facendo una X sul simbolo elettorale di Veneto Stato.
La forza assoluta del progetto politico di Veneto Stato è proprio che non dipende dalla volontà di Roma, ma solo dal consenso dei Veneti.
Dipende quindi solo da noi veneti prendere in mano le redini del nostro destino.
Aiutiamo tutti assieme Veneto Stato nella propria opera. Basta votarlo e farlo votare!
Viva il Veneto Stato indipendente!
Gianluca Busato
Press News Veneto
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