In merito ad un articolo apparso oggi sul Gazzettino edizione di Treviso a pag. 6 e nell’edizione on line e alle dichiarazioni riportate del candidato leghista Fulvio Pettenà, che ha offeso Antonio Guadagnini chiamandolo “sciacallo”, si comunica di aver dato mandato ai nostri legali per valutare gli estremi di diffamazione a mezzo stampa. Pettenà dovrà quindi presentarsi in Tribunale per rispondere delle sue gravi parole.
Da un punto di vista politico poniamo in evidenza come tale personaggio abbia dimostrato per l’ennesima volta di essere inadeguato al ruolo che ha rivestito di presidente del consiglio provinciale e le sue parole ben dimostrano un atteggiamento violento già dimostrato più volte da esponenti di quel partito nei confronti degli avversari politici. Forse che con la violenza verbale i leghisti cercano di galvanizzare le proprie truppe deluse e nascondere il loro fallimento politico, decretato da 20 anni di promesse inutili e di malgoverno romano? In quanto poi al cambio di bandiere, Pettenà dimostra di avere la memoria corta e allora gli ricordiamo che l’esempio più eclatante di voltagabbana è proprio quello del suo candidato presidente Muraro, che proviene dal partito socialista di craxiana memoria.
In ogni caso non sarà certo con le offese e le menzogne che si potrà fermare la voglia di indipendenza e la crescita di Veneto Stato, l’unica forza politica autenticamente veneta contrapposta alle squadracce coloniali calate in Veneto dalle segreterie dei partiti italiani.
Chi ci offende e ci attacca in modo volgare sappia che otterrà l’unico effetto di renderci ancora più forti e determinati nel raggiungere un Veneto Stato indipendente.
L’invito a tutti i veneti è di dimostrarlo, partecipando in massa sabato prossimo 7 maggio a Treviso (con partenza alle 18 dalla stazione) al corteo per l’indipendenza del Veneto.
Gianluca Busato
Ufficio Stampa Guadagnini Presidente
Veneto Stato
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E come al soito, un giudice talian gavarà da risolvar łe barufe dei venetisti. 30 ani, senpre ła stesa storia…
Antonio, non facciamo del qualunquismo a gratis.
Non si tratta di un “giudice talian”, si tratta di un giudice e basta. Se ci sono diffamazioni ci sono giudici che vengono aditi per fare giustizia, così nello stato italiano oggi come in quello veneto che verrà domani.
Altrimenti c’è il metodo Tony Soprano. Non mi sembra il caso. O tu la vedi diversamente?
Saluti separatisti lombardi,
Alessandro Storti
Fatto bene, non si deve offendere, e per giunta Guadagnini,che ha sempre la calma di un signore ed esprime azione politica e contenuti , non slogan stile razza piave.
Ma temo che Pettenà non sia in grado.
mi ci infilo anche io:
purtroppo i giudici sono “uomini” e come tali soggetti ad imparzialità.
venga aggiunto poi che in tempi come questi (l’indipendentismo si fa molto sentire) fanno di tutto per smorzare i toni.
il caso dei serenissimi è esemplare: processo immediato e condanna oltre misura (sappiamo tutti che esistono casi in italia molto peggiori ma con un intervento da circo da parte della giustizia).
stanno facendo di tutto par infilare i tre colori in qualsiasi cosa, hanno alzato la voce “sull’appartenenza all’italianità” di popoli che hanno avuto la sventura di trovarsi in una penisola chiamata italica, stanno cominciando a nascondere El Gonfalon dalle istisuzioni pubbliche…
i precedenti ci sono, quindi non si tratta di preconcetti o qualunquismo veneto.
qualunquismo e razzismo dimostrano d’avercelo solo loro: ristrettezza mentale.