Eraldo Barcaro di Veneto Stato commenta l’allontanamento dei consiglieri comunali leghisti dal segretario provinciale Antonello Contiero [da RovigoOggi]
Eraldo Barcaro, attuale cordinatore provinciale del partito indipendentista Veneto Stato, interviene sui malumori della Lega Nord in consiglio comunale a Rovigo (leggi articolo). Barcaro faceva parte del Carroccio ma sembra abbia preso le distanze per dissapori proprio con Contiero. Oggi, ai tre consiglieri comunali Simone Bedendo, Alessandro Zanforlini D’Isanto e Michele Martinello fa sapere che aver scritto al segretario nazionale Gian Paolo Gobbo è inutile perché Contiero è un “suo” uomo e lo ha sempre protetto e favorito
Carissimo Alessandro, Michele e Simone (strettamente in ordine alfabetico), oggi dopo aver assaporato un bacio Perugina ne ho letto l’allegato aforisma, che diceva: “Basta poco per portare una situazione a tuo favore”, e così ho pensato alla vostra comune situazione addentro alla Lega polesana e, da quanto leggo ultimamente, di una vostra lettera comune al segretario nazionale della Lega Gian Paolo Gobbo. Bene sapete tutti e tre di altre lettere precedenti, anche di vari anni fa e pure con qualcuno di voi cofirmatario, inviate e pure recapitate a mano e lette direttamente a Padova: prendeva la sua stilografica, prendeva appunti annuendo (poi sicuramente cestinava), continuava ad annuire e poi prendeva le sue sagge decisioni: “Sì vi è un problema… ma non deve interferire con la crescita del partito, l’importante è il partito, se risolve tuto… non preocupeve… ora vedo mi… voemose ben e tuto se risolve… ciao… ciao…”. No questa lettera non risolve nulla perché è meno di poco: qualcosa di più è aver fatto sapere alla stampa locale dell’esistenza di questa lettera e dei problemi che solleva, problemi irrisolti all’interno del più vecchio partito italiano e irrisolvibili finché vi sarà questa classe dirigente (anche se oltre non vedo molto). L’unica domanda da porsi e da porre è molto semplice, chiara e diretta: perché proprio lui? Perché quando è sceso in campo il commissario opitergino, costui ha sempre difeso, supportato e incentivato l’attuale segretario provinciale, addirittura facendolo nominare, quando era solo un socio e non molto militante, amministratore unico dell’Intermizoo, poi a distanza di un anno chiusa con – sembra – un buco sanato con delibera speciale della regione a nostre spese; perché proprio lui a scapito di altri, e addirittura espellendo tutti gli avversari pur di fargli la strada diritta e in discesa segretario provinciale; perché proprio lui candidato (fallimentare) alla presidenza della Provincia; perché proprio lui, anche con vostra lettera di approvazione, a tenere da solo le fila e a tessere i fili nei rapporti con Pdl e con il neosindaco; perché proprio lui all’Interporto; perché si può permettere di dire che rinuncia a 40mila euro annui (che fanno non poca acquolina); perché proprio lui e sempre lui a continuare a sospendere ed espellere, a mettere in un angolo coloro che provano solamente a dire la propria; e vedrete che sarà proprio lui con il porcellum ad entrare nel listino fisso e antidemocratico o della Camera o del Senato nel 2013. Inutile lamentarsi e chiedere altre cose: l’unica domanda da fare è perché alcuni anni fa la Lega nazionale veneta (Gobbo e i suoi accoliti trevisani) ha voluto e imposto proditoriamente e con ogni mezzo a disposizione la sua figura a capo di ogni cosa a Rovigo e in Polesine? Quando avrete una risposta chiara e non eversiva o evasiva allora sì che potrete capire tutto e il perché di tutto quanto è successo a Rovigo nel vostro partito italiano nell’ultimo lustro. Poi anche la fortuna l’ha aiutato, nel senso che la Lega ha avuto un’onda lunga, molto lunga, su tre fole indegne: federalismo, sicurezza, Padania, che tradotte sono diventate posti, careghe e poltrone: e mi dispiace per voi, che vi stimo e cui mi lega lunga e amichevole conoscenza, che ci siete caduti dentro.
coordinatore provinciale di Veneto Stato Rovigo
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