Le parole “lacrime e sangue” evocate oggi da Tremonti non sono buttate lí a caso. Sono le stesse identiche parole usate da Amato alla vigilia del tremendo salasso praticato dal dottor Sottile il 12 luglio 1992, con la stessa fretta e furia con cui sembra si riunirà il prossimo Consiglio dei Ministri straordinario. Non é improbabile che sia convocato già domani, venerdì 12 agosto, 19 anni e un mese dopo quello funesto già citato. Usiamo il condizionale, perché l’unica cosa certa è lo stato confusionale assoluto di una classe dirigente politicamente criminale e incapace, in piena crisi di panico.
I tempi li ha dettati oggi Mario Draghi direttamente al premier italico, commissariato. Alcune misure, intendiamoci, sono solo il tentativo estremo, confusionario e vano di liberalizzare uno stato che é sempre più simile all’Unione Sovietica, in particolare per ciò che riguarda il mercato del lavoro, con conseguenze drammatiche in prima battuta proprio per gli stessi lavoratori.
Altre misure sono invece, almeno dalle poche indiscrezioni che trapelano, assolutamente un odioso intervento di furto deliberato, addirittura direttamente nelle tasche dei cittadini.
Dalla tassa patrimoniale al tanto temuto e odioso prelievo forzoso nei conti correnti ( pare lo vogliano chiamare “contributo di solidarietà”, o “contributo per l’Italia”…) ogni tentativo oggi di evitare i danni che tale manovra drammatica imporrà saranno probabilmente inutili, dato che lorsignori adotteranno quasi sicuramente un provvedimento retroattivo, proprio come fece Amato 19 anni e un mese fa.
Allora, oggi che tutti capiranno che quanto scriviamo da questo sito ormai da tre-quattro anni e quanto dice Veneto Stato era la pura verità, ci aspettiamo che i cittadini veneti prendano sempre piú coscienza del fatto che non ci sono alternative politiche all’indipendenza politica del Veneto per liberarci degli autentici criminali politici, che, come l’araba fenice, si rigenerano dalle loro stesse ceneri con l’unico deliberato scopo di derubarci per godere del frutto del nostro sudato lavoro.
Il loro patriottismo tanto decantato é una sonora presa per i fondelli di quanti beatamente ci credono e che donano “l’oro alla patria” allo stesso modo in cui fece ingenuamente chi credeva a Mussolini.
L’Italia é uno stato retrogrado e irrecuperabile. Ogni illusione di riformarlo é un puro vano e dannoso autoinganno. Da 20 anni ormai questo stato é in una situazione comatosa irreversibile, da un pugno di vista economico, sociale, civico.
Noi veneti abbiamo i numeri per poterci salvare e con noi salvare anche gli alti popoli soggiogati da questa Italia parassita e fallita. Abbiamo una storia, una lingua, un’identità e un innato senso civico che ci vengono da lontano. Oggi ormai é l’ora di riprendere il cammino interrotto della nostra civiltà. Dalle macerie fumanti di questa Italia possono rinascere straordinarie esperienze di nuovi e virtuosi stati più vicini ai loro cittadini, più aperti e tolleranti e in grado di recitare la propria parte da protagonisti nel mondo moderno.
Gli esempi virtuosi cui ispirarsi non mancano nei Paesi a noi vicini che hanno saputo ottenere la propria indipendenza.
Nella notte più buia di questa Italia, riscopriamo la voglia di riscattarci, costruendo un nuovo Veneto Stato indipendente, del quale essere fieri e che ci rispetti e tuteli più di quanto non faccia i leviatano tricolore morente.
Perché avvenga, basta che lo vogliamo noi veneti e nessun’altro. Cosa aspettiamo, allora, per ottenere il minimo che ci meritiamo? Riconosciamoci tra noi veneti, così come il mondo da sempre ci riconosce.
Gianluca Busato
Press News Veneto
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