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Io sto con Guadagnini

Ho stima di Lodovico, ma per Veneto Stato è meglio Antonio Guadagnini

Giacomo Mirto

Ci apprestiamo a giungere al congresso che finalmente eleggerà democraticamente tutte le cariche del partito. Un bel segno di democrazia per far capire al mondo che Veneto Stato non è di proprietà di nessuno e non dipende da nessuno: non siamo infatti un partito italiano che è legato a un leader maximo, ma tutti utili e nessuno necessario.

Ora lasciatemi spiegare due cose che ritengo fondamentali: il perché sto con Antonio e il motivo per cui a Vicenza si terrà l’unico congresso legalmente valido.

Per fare il segretario di partito servono la coincidenza di vari fattori: non basta infatti solo saper parlare bene, o sapere solo organizzare le attività, o magari essere in grado di delegare agli organi preposti e così via. Servono tutte queste caratteristiche, nessuna esclusa.
Per questo motivo la scelta del segretario non è semplice e il ruolo porta più oneri che onori.

Riconoscendo i pregi e la bontà dell’operato di Lodovico, il fatto che la maggioranza dei coordinatori provinciali abbiano consegnato al presidente Giustino Cherubin i loro incarichi rendendosi dimissionari, è un chiaro segnale che forse qualcosa non va.
Non va all’interno sui meccanismi decisionali e relazionali tra gli organi del partito.
Io riassumerei in: ognuno faceva quello che voleva quando faceva comodo (ignorando talvolta il lacunoso statuto).
Su questo punto ci tornerò tra qualche paragrafo perché di vitale importanza.

Detto questo la mia risposta è semplice: gloria a Lodovico come indipendentista ed economista, ma per guidare un partito serve altro.

Per questo motivo in primis sostengo Antonio, che avrà anche il passato che avrà (chi non ha scheletri politici nell’armadio?) ma per lo meno si è dimostrato in grado di radunare attorno a se tutti i sindaci del Veneto, dimostrando doti organizzative e manageriali di tutto rispetto. Ed è proprio quello che serve a Veneto Stato. Non siamo più 100 amici che fanno politica , ma un partito che mira a conquistare le istituzione per portarle all’indipendenza dall’Italia. Per fare questo serve un segretario che oltre a essere indipendentista (e mi pare che la candidatura a Treviso e le performance televisive lo abbiano confermato) sia un uomo in grado di gestire e organizzare il partito internamente e quindi esternamente al meglio.
Questo non vuol dire, ripeto, sfiduciare l’attuale segretario ma affermare il principio che ognuno deve avere un ruolo nel partito a seconda delle sue caratteristiche personali, per intenderci: se una televisione chiede un esperto giuridico il partito manderà Morosin, se la trasmissione sarà incentrata sull’economia si manderà Pizzati, se è sui giovani, beh di quelli fortunatamente ne abbiamo molti (da Giolo a Spigolon).

Chiarito a chi andrà il mio voto, ora motivo perché andrò a Vicenza a scegliere le future cariche di VS.
E’ giusto parlarsi chiaro e non cercare scappatoie. Esiste uno statuto e regole che non si possono accettare solo quando fa comodo.
Il segretario ha convocato un maggior consiglio a Treviso, a mio modo di vedere, da considerarsi nullo legalmente.
Perché?
Perché si è appellato all’art 11 comma 5 dello statuto, paventando il concetto che il Presidente, avendo dato le dimissioni, sia impossibilitato a convocarlo e quindi spettasse a lui.
Ora come si fa a sapere se il Presidente ha dato le dimissioni oppure si è reso dimissionario fino a data del congresso, come sostiene lui, per svolgere le attività interne al partito (essendo lui garante dell’unità)?

Come ribadito più volte dal segretario, le parole non contano nulla, conta solo carta scritta.
Quindi ignoriamo totalmente la parola dei presenti.

L’unico modo è leggere il verbale della serata (che non sono le righe pubblicate poche ore dopo la convocazione di Treviso) ma la pagina scannerizzata del libro verbale del minor consiglio riportante data, firma del verbalizzante e del presidente dell’assemblea.
Se su quel libo verbale vengono riportare le dimissioni immediate del Presidente (a partire quindi da mercoledì sera) allora ok, il segretario può convocare il MC a Treviso, altrimenti NON ha alcun diritto di farlo e solo al Presidente spetta la convocazione del MC.

Io quella pagina, anche se chiesta, non l’ho ancora vista e credo mai la vedrò.

Per questo io andrò a Vicenza e voterò Guadagnini nell’unico congresso legalmente valido del partito.

Giacomo Mirto
Veneto Stato-Verona

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