Quando in politica per questioni interne a un partito si inizia ad utilizzare l’aggettivo “legale” spesso si sta sbagliando mira, oppure lo si fa perché non si è in grado di affrontare i nodi politici. È chiaro a tutti infatti che le ragioni per fare insieme una battaglia politica devono essere altre.
D’altro canto, dato che tale aggettivo è stato inserito nel dibattito, qualche considerazione in tal senso merita farla.
Cominciamo dalla notizia che molti soci hanno appreso con preoccupazione. Ovvero che ci sarebbe una pretesa titolarità dell’uso del marchio di Veneto Stato da parte di soggetti esterni al partito, o che non hanno titolo per avvalersene.
Non conosciamo le difese che il partito ha adottato per la protezione del marchio. Ma vogliamo rassicurare tutti i soci che il simbolo non corre pericoli, anche se non fosse stata adottata alcuna difesa.
Infatti chi ha fatto uso di un marchio non registrato ha la facoltà di continuare ad usarne, nonostante la registrazione da altri ottenuta, nei limiti in cui anteriormente se ne è avvalso. Ciò significa che un partito che usa un marchio non corre il pericolo di vederselo rubare da altri.
Il simbolo è quindi al sicuro e ne dispone il legale rappresentante del partito che è Lodovico Pizzati. Chiunque quindi usasse un marchio usato da Veneto Stato, non avendone titolo e senza una autorizzazione scritta del proprio legale rappresentante potrebbe anche essere penalmente perseguibile per contraffazione.
Tra l’altro è proprio il segretario, in quanto legale rappresentante, a potersi pronunciare a nome del partito, fatte salve le funzioni che lo statuto riserva in modo esplicito ad altri organi, purché in carica.
Risultano pertanto capziose argomentazioni che mettano in discussione tali aspetti e hanno l’unico effetto di demoralizzare i soci.
Torniamo a parlare di indipendenza, che è meglio!
Press News Veneto
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