Ci sono almeno tre elementi che mi differenziano dalla maggior parte degli indipendentisti mainstream e che fanno sì che una non piccola parte degli indipendentisti mi consideri un nemico tout court da combattere e verso il quale indirizzare il proprio odio considerandomi alla stregua di un pericoloso infiltrato.
- Non sono un passatista. Ritengo che l’eredità della Serenissima sia quasi ininfluente al fine dell’indipendenza del Veneto. Ossia, non considero importante che i territori veneti nella storia siano stati una repubblica indipendente per mille anni. Ritengo sufficiente che una popolazione in un dato territorio si senta affine e che abbia la volontà di decidere da sola del proprio destino affinché possa diventare stato a sé. Anzi, ritengo che l’eredità della Serenissima in molte occasioni sia un fardello per gli indipendentisti veneti facendoli apparire alla popolazione veneta in generale come “folklore” e spesso “folklore che fa paura”.
- Non metto come priorità la questione “identitaria” ma quella “economica”. Ossia reputo prioritario staccarsi dallo stato italiano per il fatto che noi veneti siamo una sottocolonia dello stesso. Tanti in questa mia visione economica vedono lo sprettro del gretto materialismo. Tanti indipendentisti quindi vorrebbero, anche inconsciamente, una Little Italy dove Venezia sostituisce Roma e non capiscono che se mettiamo lo stato, anche veneto, al di sopra dell’individuo, non facciamo altro che ripetere le sciagure dello stato italiano. La mia questione economica è questione di libertà e quindi a cascata anche di cultura. Imporre da Venezia uno stato etico veneto non porterà al rifiorire della cultura veneta.
- Sono per la globalizzazione. Ossia sono per la libera interazione tra gli individui nel mondo, ossia per il libero mercato. Evviva le aziende venete che delocalizzano perché in questo modo attuano una salutare riconversione del mercato del lavoro veneto aggiornandolo e non facendolo vivere di protezionismo che impoverisce tutti. Evviva gli stranieri che si trasferiscono in Veneto per lavorare perché colmano un vuoto e portano ricchezza con il loro lavoro. Evviva i veneti che girano per il mondo perché solo conoscendo gli altri si può progredire. Per lavoro giro per il mondo e ho imparato nella mia modesta esperienza che avere come orizzonte solo il Veneto è una sciagura.
Sono entrato entusiasticamente nel PNV perché ho sentito per la prima volta qualcosa che faceva vibrare le mie corde e perché ho visto in quei pochissimi militanti che allora facevano parte del PNV dei compagni di viaggio con i quali si poteva costruire un progetto esaltante e serio. Ho conosciuto persone fantastiche con le quali non condividevo sempre tutto ma che guardano lontano, che mi hanno insegnato tanto e grazie alle quali sono cresciuto: Gianluca Busato, Lodovico Pizzati e Claudio Ghiotto sopra tutti.
Ho accettato il confluire del PNV in VS perché ritenevo che i tempi non fossero maturi per avere più partiti indipendentisti in Veneto e, anche se nutrivo dubbi sulla filosofia della controparte indipendentista, mi dicevo che il comune obiettivo fosse un aggregante talmente grande e importante da minimizzare le differenze. Oggi, dopo un anno, ho assistito a qualcosa di tremendo che mai mi sarei aspettato, ossia alla impossibilità da parte dei soci di Brescia e di Venezia di votare al Maggior Consiglio e per di più a una sorta di lista unica dato che non si sono accettate le candidature di persone come Gianluca Busato e altri: o così o così. La cosa che mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta è stata la condotta del presidente dell’assemblea che ha gestito il tutto in modo scandaloso e adducendo formalismi da Unione Sovietica ha nei fatto reso l’assemblea non sovrana.
Oggi mi sono reso conto che questo non può più essere il mio partito perché ora ho ben chiaro che non posso riconoscermi in un partito politico all’interno del quale c’è una forte componente che ha una visione che io reputo antiquata e perdente. Non lo dico con arroganza. Magari sarà anche vincente elettoralmente, ma perdente secondo il mio giudizio morale. In particolare, ho letteralmente paura di una certa tendenza etnonazionalista che sembra andare di moda tra i giovani. Statalismo comunitarista antimercato e anti-individuo: io ho paura.
In questi mesi per motivi personali e lavorativi non ho partecipato all’attività di partito e mi sono preso una buona dose di insulti perché facevo l’intellettuale che non si sporcava sul campo. Sarà anche vero. Tra poco andrò a vivere a tre ore di macchina da Verona fuori dal Veneto e per correttezza mi sono dimesso dal Minor Consejo perché non mi sembra eticamente giusto far parte di un direttivo politico di un partito indipendentista e non abitare nel territorio. Avevo inizialmente pensato di restate un socio che contribuisce anche solo economicamente o con la pubblicità alla crescita del partito che vuole liberare la terra dalla quale proviene, ma vedendo come stanno volgendo le cose penso che l’anno prossimo non rinnoverò la tessera.
Non porto rancore verso nessuno perché sono convinto che tutti stiano agendo in buona fede. Semplicemente, siamo persone diverse (sì, anche voi che dite che siete solo e unicamente veneti, sì, anche voi avete un’individualità) che non sono riuscite a fare fronte comune. Io vado via perché voglio fare esperienze nuove e perché reputo che la vita sia miserevolmente troppo corta per avere paura del cambiamento.
Lo ammetto, sarò banalissimo, ma ho avuto un’epifania ad ascoltare il discorso di Steve Jobs a Stanford.
Il vostro tempo è limitato, perciò non lo sprecate vivendo la vita di qualcun’altro. […] Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
Vi lascio sperando che vi fermiate cinque minuti a riflettere veramente su queste parole. Non porto rancore verso nessuno, ringrazio i meravigliosi compagni di viaggio di questi anni per tutto e spero che vengano tempi migliori.
Ti co Nu. Nu co Ti
Live Free or Die
Luca Schenato
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Ciao Luca,
un saluto con grandissima stima e riconoscenza per il tuo inestimabile contributo all’indipendentismo veneto e non solo,
Alex
Cercare di delegittimare l’avversario quando si perde è una cosa tipica italiana, fare diventare le questioni personali questioni collettive è ancor più italiano, un globalizzatore negazionista della storia che sacrifica l’dentità all’economia fa molto pdl e berlusca, effettivamente hai ragione, questo non è ciò che serve all’indipendenza.
Con queste idee scabrose, forse hai fatto la scelta giusta!
Ciao e buone cose.
AFFERMAZIONE: Tanti indipendentisti quindi vorrebbero, anche inconsciamente, una Little Italy dove Venezia sostituisce Roma e non capiscono che se mettiamo lo stato, anche veneto, al di sopra dell’individuo, non facciamo altro che ripetere le sciagure dello stato italiano.
Quasi tutti gli stati dell’occidente sono meglio di quello italiano. Non ha senso l’associazione STATO IN GENERALE = STATO ITALIANO = STATO IN GENERALE
AFFERMAZIONE:Evviva le aziende venete che delocalizzano perché in questo modo attuano una salutare riconversione del mercato del lavoro veneto aggiornandolo e non facendolo vivere di protezionismo che impoverisce tutti.
Gravissimi i danni per i lavoratori Veneti: regressione dei diritti civili, dei diritti lavorativi, soldi, ecc. impossibile competere con chi lavora 16 ore al giorno e non rispetta l’ambiente
L’unica cosa antiquata e perdente è il liberalismo economico(liberismo), oramai disprezzato da tutti, a parte i furbetti con dubbie intenzioni.
Si, c’è oscar giannino a favore: un pazzo che ha detto che la tragedia di Fukushima è la prova del nove che il nucleare FUNZIONA.
Il liberalismo politico se ne frega delle identità.
Meno furbetti liberali in Veneto meglio è.
E’ ideale che i liberali e i liberisti si trasferiscano nella patria dei suini: USA.
E’ un dovere morale di ogni buon Europeo cacciare la canaglia liberista fuori dall’europa.
Il liberalismo economico e politico ed economico NON TENGONO CONTO DEL SOVRAPPOPOLAMENTO E DELLA BARBARIE DI MOLTI POPOLI: E’ ROBA VECCHIA E SORPASSATA.
Liberismo = scoassa antiquata e nociva
Saluti
Non condivido la tua analisi. Facile scappare quando si perde. In ogni caso buona fortuna.
Dimenticavo…
Ciao qualcuno mi puó spiegare meglio cosa é successo senza insultarvi?
Perché i soci di Venezia e Brescia non hanno potuto votare?
Intendo cosa é successo non un resoconto né alla Emilio fede ne alla rai tre…col cuore
grazie
grasie Luca par queo che te ghe fato pa la causa. e grasie tante alle grette persone che non riese a riconosare el to presioso contributo! poareti loro. ciao Luca
Quoto Giacomo.
Luca concordo in tutto quello che sostieni. Bravo.
Biondo studia che in america i sarà suini ma ti te si un musso.
STUDIA AL CHE IL VOSTRO LIBERISMO E’ FINITO. UNISCITI AI TUOI SIMILI AMERI CANI
Luca, xe ideologia che nega tuti i sacrifici e la storia che ga fato chi che xe vegnesto prima de nialtri. Go leto anca mi Rothbard & C., ma negare che esiste na comunità o un popolo veneto e na storia comune xe voler piegare la realtà a na ideologia. Spero che un giorno te te ne rendarè conto. ciao e in boca al lupo.
Mi raccomando: dopo il duello rimuovere i cadaveri liberali… puzzavano già da vivi… figurati ora…
A chi deride o ritiene pericolose le idee di Schenato auguro buona fortuna nello spiegare ai Veneti (e non dico il 5% interessato all’epopea della Serenissima, a cui peraltro appartengo) le ragioni dell’indipendenza senza affrontare (oserei dire, senza porre come priorità) la questione economica. Ho letto tra i commenti “antiliberisti”: “Tanti indipendentisti quindi vorrebbero, anche inconsciamente, una Little Italy dove Venezia sostituisce Roma”. Ebbene, questa è anche la mia preoccupazione. A che serve uno stato veneto che -seppur migliore (ci vuol poco) – mantenga in vita il sistema analogo a quello italiano? Spero che gli independentisti, oltre a frequentarsi tra di loro, non perdano mai il contatto con la realtà, con quei veneti che, per impegnarsi nel percorso indipendista, poiché i grandi cambiamento comportano sempre grossi sforzi, esigono delle spiegazioni che vanno al di là dei dogi e di San Marco (sempre benvenuti, ci mancherebbe). Non è questione di destra e sinistra, di capitale o no, davvero, ma di essere convincenti.
Ah Ah biondo sei ridicolo…. me racomando musso studia che l’ignoranza xe la pi grave dele malattie insieme alla boria.
@ ors
allora secondo te tutti gli stati son come quello italiano?
Ma non fatemi ridere, estrapolate quello che piace a voi.
E’ ovvio che certi liberali non erano interessati all’indipendenza ma avevano doppi motivi, che sia esibizionismo o altro non lo sapremo mai…
Che trucchi usate?
Una cosa è la questione economica
tutt’altro è azzerare le identità per difendere il libero mercato e i suoi evidenti disastri: speculazioni, banche incontrollate, criminalità, disatri ambientali, peggioramento dei salari e disoccupazione, guerre umanitarie…
i liberali fanno schifo. PUNTO
proprio oggi in Svizzera i liberali radicali han perso ulteriore terreno… siete in caduta libera.
Guardare alle forme del passato non serve a niente; è vero. Casomai il passato serve per offrire valori ed esperienze da rielaborare per affrontare in modo intelligente il futuro. Io desidero l’indipendenza del Veneto non per farne una realtà chiusa in se stessa, ma aperta al mondo e curiosamente critica di quello che esso offre, per esserne all’avanguardia e non nella retroguardia. D’altronde non era così anche la stessa Repubblica di Venezia?
@ AL
Sono ridicolo… ma quanto ridere e quante risate mi sto facendo… alla faccia vostra 🙂
ah ah
Potreste allearvi con questi…
http://www3.varesenews.it/insubria/articolo.php?id=216505
aspettiamo con trepidazione l’indipendenza del Veneto (e gli asini volare).
Caro AL, toglimi una curiosità, in Veneto ma si potrebbe anche parlare di italia, che percentuale hanno i partiti libertari?
“allora secondo te tutti gli stati son come quello italiano?”
No. Ci sono stati peggiori. Ce ne sono di analoghi. Ce ne sono di migliori (Austria e Slovenia, per guardarsi in casa) ce ne sono di estremamente migliori (Svizzera). Non capivo il senso della domanda nel tuo commento di prima, non lo capisco ora.
“E’ ovvio che certi liberali non erano interessati all’indipendenza ma avevano doppi motivi, che sia esibizionismo o altro non lo sapremo mai”
Da quando in qua l’essere indipendentista deve escludere la possibilità di avere altre idee?
“Una cosa è la questione economica, tutt’altro è azzerare le identità per difendere il libero mercato e i suoi evidenti disastri: speculazioni, banche incontrollate, criminalità, disatri ambientali, peggioramento dei salari e disoccupazione, guerre umanitarie…”
-Nel post non vedo scritto nulla di questo, ho capito che per te il libero mercato è fautore di tutte queste disgrazie, allora in Italia dovremmo essere in una botte di ferro visto che il 50% delle ricchezze è gestito dallo stato. Comunque qui non si tratta se essere a favore del libero mercato o meno (le principali divisioni politiche, dall’800 a questa parte sono nate proprio da questo, la gente continuerà a pensarla in maniera diversa al riguardo, in Veneto come altrove, di certo non si può dirimere la vicenda in questa sede) si tratta di capire cosa può essere utile alla causa dell’indipendenza del Veneto. Da questo punto ritengo che se gli indipendentisti non sapranno presentare ai veneti un’alternativa allo schifo attuale oltre che semplicemente “un altro stato” avranno poco seguito.
Rispondo io a giacomo: i partiti libertari che si formino pure in italia che di gente così disonesta non la vogliamo.
Pizzati ha cercato di inguaiare raixe.
Schenato e ghiotto son due bugiardi patologici.
panto fa delle campagne pubblicitarie che rivoltano i morti nelle tombe.
Busato-Bellon sono una famiglia di manipolatori.
Giuro che se formate un partito indy, il nuovo pnv, tanto per fare zizzania, giuro che…
…non ve lo dico che è meglio… cosa faccio…
Libertari, andate in americva (minuscolo) là coi suini siete in compagnbia bella
@giacomo
mi no so un libertario (non condivido certe ricette e valutazioni su certi argomenti), so un liberal progressista (quindi favorevole al libero mercato, federalista, attento ai diritti individuali e alle questioni sociali quindi favorevole al welfare state).
Ma sentire che la cosa fondamentale è l’identità veneta è ridicolo! che seguito volete avere tra la gente? l’identità è un qualcosa che riguarda la società, che riguarda il corpo sociale autonomo dallo Stato che deve dettare regole di convivenza civile tra individui, Stato pluralista.
Rifiutare tutta una tradizione politica senza conoscere la storia, le sofferenze, i problemi da cui è nata è da superficiali.
Tenete all’identità veneta? quale? sapete circoscriverla? savì tirare na linea tra identità veneta e nantra? tutto ciò che riguarda l’Italia (anche la lingua) è sopraffazione di uno Stato straniero?
ripeto: pensè che a zente ve vegna drio? fassie sigare che a situassione fa schifo ma no avere ricette credibili in merito.
E po l’indipendenza con un referendum xe “illegale” anca raccogliendo milioni di firme, nessun organo sovranazionale poe intromettarse nel diritto de uno Stato sovrano e imporghe un referendum che mutila el so territorio (Montenegro e altri xe casi a sè).
Mi no digo che no ghe sia gnente che unisse i abitanti dea region Veneto (idioma ecc) ma ala domanda cossa femo doman no se poe rispondare : SERENISSIMA! ghemo da sforsarse de rispondare in altro modo.
Auguri.
Come mai tanta pVopaganda su pizzati su sito VS con decine di messaggi a suo favoVe…
… ma oVa il sito di VS non ha le news?
Lo sappiamo che busolo e ghiottolo gestiscono il sito di vs…
SIETE DEPVESSI?
Io ceVto di no
sono paolo luca beVnavdina, il vate supvemo del veneto…
… andate a faVvi un mastev in amevica, impavate a pavlave…
oh mio dio come sono bello… gvazie specchio… che bello che sei bevnavdina, te quiero… ops me tovnata la evve
Eccomi qui:
Scusate se mi intrometto. ma i liberX è inutile che facciano tanti giri di parole. mettono il mercato sopra il Veneto. Inutile fare tanti sofismi in linea con le losche tattiche che ciano abituato sti 4 anni.
L’unica salvezza per voi liberX e’ questa:
http://www.youtube.com/watch?v=v8VeH3JykPo
chiamatelo che magari è libero e vi salverà
Ma quanti cookie cià sto sito demmerda… siete peggio di leon panetta e la sua cia.
– Caro AL, toglimi una curiosità, in Veneto ma si potrebbe anche parlare di italia, che percentuale hanno i partiti libertari?
Domanda retorica: non esistono e se esistessero sarebbero irrilevanti. Lungi da fare l’interprete del pensiero altrui, ma non mi sembra che nel post si chieda ad un partito indipendentista veneto di essere libertario. Si pongono tre questioni, che personalmente mi paiono ben delineate. Occhio soprattutto alle prime due che sono problematiche che stanno a cuore ai veneti. Parlo dei non indipendentisti, che purtroppo sono la maggioranza.
In ogni caso porsi il quesito: “che cosa pensano i Veneti”, “cosa voterebbero i Veneti”, “che politche prediligono” ecc. secondo me è fondamentale per un partito indipendentista. Si sa che i Veneti sono tendenzialmente moderati, in maggioranza cattolici (a diversi livelli), tendenzialmente anticomunisti. Andare a predicare in Veneto contro il libero mercato, con il tessuto imprenditoriale che c’è, secondo me è da suicidio. Allo stesso modo non si può pretendere che ti venga data retta se proponi – come recita il libertarismo massimalista – l’abolizione dello stato e l’anarcocapitalismo. Questa mi sembra essere l’accusa rivolta ai “libertari”, e all’autore del post, ma nessuno in realtà l’ha detto o scritto, almeno qui dentro.
Secondo me, non avete idea di cosa sia il libertarismo… Facco lo spiega bene e non mi sembra ci sia niente del genere nel mondo.
Il libertarismo oggi al mondo non esiste ma vi fanno credere il contrario. L’europa poi è piuttosto socialdemocratica… e l’italia ne è l’esempio massimo, 70% di pressione fiscale, milioni di statali, economia ferma… gente che sta a casa…
….se l’italia è in questa condizione è proprio perchè è troppo centralista e statalista… E’ incredibile leggere che in Veneto Stato ci si divide per questo… prima di raggiungere l’indipendenza… combattete dopo su questi valori!
Comunque, al di là di questo, c’è dell’odio nelle parole di qualcuno. Se siete tutti così all’interno di Veneto Stato distruggo la tessera di partito che si sono appena fatto… mi sembra di essere di fronte a dei leghisti… anzi, mi sa che emigro, in posti più civili ed evoluti…
che delusione…
Chiudendo, la Serenissima ci deve ispirare, non deve essere copiata…
«E Colui che sedeva sul trono disse: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” » (Ap 21,5)
Che simpatici questi ragazzi (biondo, Paolo Luca bernarda) che vengono qui a sfogare la loro rabbia perchè non hanno avuto la possibilità di confrontarsi in un congresso libero, ma hanno partecipato a delle frustranti elezioni bulgare e si sono messi in coda per votare l’unica lista ammessa.
E sono così frustrati e piccoli che si vergognano di mettere il loro nome e hanno bisogno del finto anonimato per continuare a spargere zizzania e veleno. Questa è il meglio che sanno fare.
Ciao Alessia!
Alcuni, che non hanno avuto modo di partecipare, si stanno chiedendo il motivo per cui la seconda lista non è stata ammessa… ma finora non è stato detto.
Potresti dare qualche info in più?
Grazie.
Ciao
Pensavo davvero che VS potesse essere un punto di partenza. Purtroppo mi sono sbagliato.
Sono il primo che si è ribellato (in altri lidi) e staccato in altri contesti. Continuo la mia battaglia “contro” ma non ho mai perso il rispetto per chi mi ritrovo come avversario, nè mio obiettivo è diventato l’insulto o lo scardino del gruppo opposto.
Qual che sia il vostro punto di vista sui temi e punti di sviluppo della propaganda e della missione di VS è molto chiaro che NON siete in grado di condurre una battaglia vittoriosa.
Il mio rammarico è che da troppo tempo mi guardo attorno e vedo manifestazioni Venete (o Venetiste) che altro non sono che una diversa interpretazione di “A merenda coi Belumat” e con tali esempi e leader NON ci può essere alcun passo avanti, nessun allargamento della base, nessun coinvolgimento di giovani che creino una coscienza e classe Veneta.
L’Antileghismo, la Parolaccia, il becero Nazionalismo e lo sguardo rivolto solo al passato NON vi porterà da nessuna parte.
Personalmente chiudo qui il mio (per quanto iniziale) interesse in VS.
Ci saranno, forse, altri modi, luoghi e persone a cui affidare le speranza.
Saluti
Io ringrazio “Ors” che per primo mi mostrò la strada dell’indipendentismo come la più concreta risposta alle sciagure dello Stato italiano, ma soprattutto Luca Schenato che con i suoi scritti mi ha CONVINTO della VALIDITA’ delle tesi indipendentiste e mi ha avvicinato al vostro partito (oltre ad averlo votato e fatto votare).
Ora ero intenzionato a fare la tessera per il 2012 per dare un contributo più significativo alla causa, ma forse visto che ho anche io “IDEE SCABROSE” che secondo qualcuno qui sopra sono incompatibili con la presenza in Veneto Stato, forse è meglio sparagnàr 20 euro.
Mejo che sto VENETO STATO a naxi a farlo inte na isola sperdua del pacifico parché NIALTRI SO LA NOSTRA TERA VOLEMO COMANDAR ANCORA e no farse inpienar da foresti,
STO CONGRESO GA SANCIO LA SCONFITTA DEI LIBERTARI INFILTRA’ IN VENETO STATO
Portè le vostre ASURDE e IRREALIZZABILI TEORIA da n’altra parte,
EL VENETO XE LA NOSTRA CASA COMUNE E XE FATO DAI VENETI NATI QUA O CON ON GENITORE VENETO.
Chi riva dopo, ga da domandar parmeso e, se ghe lasemo vegnar rento, i ga da metarse in coa
IN AUSTRALIA GHE XE TANTI TERITORI VODI. ne li a tirave le vostre seghe mentali.
Doveva esserci un dibattito democratico, e mi sembra di capire che non c’è stato…
Per Mariano Martin: forse, come la Serenissima, voemo portar foresti come Mozart, Goethe…. insomma, zente che arricchisce…
ma con la mentalità pseudo leghista riva soeo i parenti bulgari de gobbo…
Sono tesi d’altri tempi e di periodi bui, che sfociano in derive totalitarie…
Vado via si, torno quando che gavarè desfa tuto a metar a posto!
“EL VENETO XE LA NOSTRA CASA COMUNE E XE FATO DAI VENETI NATI QUA O CON ON GENITORE VENETO.
Chi riva dopo, ga da domandar parmeso e, se ghe lasemo vegnar rento, i ga da metarse in coa”
O lá…ecco finalmente la vera anima!Mai dubitato che i nuovi due rappresentanti avrebbero fatto breccia nei cuori dei razzisti che non votano piú Lega perché i Veneti non hanno mai comandato in questa.
D´altronde bastava vedere gli slogan di Guadagnini su sicurezza e immigrazione…che fesso!
Non vorrei nemmeno supportare troppo le idee di Schenato e Facco che sono dei grandissimi,ma concordo con chi dice:prima l´indipendenza poi l´indirizzo da prendere.
Le idee liberali abbracciano un elettorato piú ampio fresco e giovane,I due nuovi rappresentanti faranno nei bar dei paesi…
Ho avuto un abbaglio a credere che tanta gente fosse abbastanza intelligente nel capire la lungimiranza di Pizzati,Bernardini,Busato e Ghiotto.
E a quel deficente che sfotte Bernardini spero che un tanto odiato “foresto” gli metta in cinta la figlia.
Speriamo che abbassino presto le tasse a Chiavegiato per le su caxxo di sedie,al posto di frignare alla TV svedese poteva mandare fare in culo l´IKEA o crede che i veneti preferiscano le sue per nazionalismo?Non ha nemmeno accennato alla storia e all´identitá nella sua intervista.
…inoltre… uno dei modelli a cui ispirarsi, parlandone con Pizzati era quello dello stato Svizzero.. Mamma mia che bruta roba! Piccolo stato confederato caratterizzato da una grande concorrenza tra i cantoni, tenore di vita ottimo…. e attenzione attenzione… non certo tenero pro foresti…
c’è una differenza ideologica incolmabile, era meglio se rimanevano i due partiti Pnv e Veneti, entrati in politica dopo, a ruota del Pnv…
L’unica cosa che mi rammarica è che il nome e simbolo di Veneto Stato sono vincenti e grazie al lavoro fatto fino ad oggi anche conosciuti…
Non si può spezzare in due…
Ma sono sicuro che San Marco ne darà na man, coe teste che ghe ze el ze l’unica speransa
Più rileggo i commenti qua sopra più mi rendo conto dell’assurdità di alcuni di loro. Faccio notare che c’è un gruppo di persone che dice APERTAMENTE “tutto (storia, economia, identità) è importante, ognuno ha diritto di esprimere la propria visione del Veneto Stato che vorrebbe, ma la PRIORITA’ secondo me, è di tipo economico e serve un approccio più liberale, comunque sia uniamo le forze per il fine comune che è l’indipendenza”.e poi c’è un secondo gruppo che dice “le vostre sono tutte cazzate, andatevene, infiltrati!”.
Ma di solito gli infiltrati non assecondano (in apparenza) le idee della massa in cui ambiscono infiltrarsi, anzichè propugnare le proprie?
La svizzera:
modello amminiostrativo… ma anche truffa fiscale aggravata.
E poi:
In Europa ora vige l’asse Franco-tedesco: è ufficiale?
Era previsto nei trattati?
No, ma la situazione era critica.
Anche gli stati democratici migliori hanno fornito armi ai ribelli libici: era ufficiale?
Previsto nell’ONU?
No, ma bisogna seguire altre vie a volte.
LA FRANGIA LIBERTARIA S’E’ DIMOSTRATA MANIPOLATRICE E DISONESTA, ERA ASSOLUTAMENTE FONDAMENTALE SPEDIRLA… E COMUNQUE VANNO OSSERVATI PER UN BEL PO’ DI TEMPO.
ASSOLUTAMENTE ARROGAnTI QUESTI LIBERTARI.
VOLETE PIEGARE LA LIBERTA’ ALTRUI ALLA VOSTRA
ECCO IL VOSTRO IDEALE DI LINBERTA’: LA VOSTRA
Questo è un gran giorno… fuori le mele marce.
Di democratico non avete niente.
Avete usato talmente tanti trucchi che ci vogliono 10 volumi per elencarli.
Se vi sentite offesi, reputatevi fortunati… poteva fine anche a calci e pugni…
@guglielmo Idolo
Ma rientra…mi sembri Belpietro contro quelli del PD quando gli dá dei “comunisti” e “guarda cosa AVETE FATTO IN CINA!”.
bah…che gente.
So solo il 10% di quello che han fatto liberamente sti tizi…
…e mi basta.
Guarda… abbiamo da quasi 20 anni un tizio in italia che accusa gli altri di cose, che lui stesso è il numero uno a fare
5 minuti di riflessione…
… mmmmmmh…….
…fatta !!
(devo mangiare + verdura)
Ieri ci sono stati dei momenti difficili che personalmente mi hanno fatto stare molto male..ora però riprendiamo a lavorare per l’unico fine che è l’indipendenze della nostra patria. E uniti, perchè serve il contributo di tutti. E’ vero che ci sono due anime, ma ben vengano, esse sono risorse preziose per VS perchè fonte di idee e stimoli, ed è giusto che entrambe diano il loro apporto…
Bravo Matteo Pasquetto, hai ragione e sono d’accordo con te!
[…] bene Luca Schenato in un suo intervento alcuni passaggi dell’assemblea che avevano un gusto retrò che non voglio definire per carità di […]
Caro Luca,
condivido la tua visione e ho letto con emozione il tuo pamphlet. Spero però che tu cambi idea e che tu abbia il coraggio di rimanere e lottare. Fra qualche anno, magari, tornerai in Veneto e il tuo contributo sarà sicuramente molto utile.
Francesco (diverso da quello sopra!)
frangia libertaria? cos’è?
calci e pugni? ma non hai niente di meglio da dire? sei un uomo o una scimmia che non è in grado di comunicare in altri modi? pajasso!
Comunque una cosa che non capirò mai: offese pesanti (infiltrati, disonesti ecc) come potete pensare che nel tempo tutta sta valanga di rancore non torni? la cosa grave e indegna è offendere una persona (senza far leva su prove oggettive) senza che questa si possa difendere (diffamazione) .
Complimenti e buon lavoro per la nuova utopia: l’indipendenza de Veneto .
Mi sa che saranno in pochi a fermarsi 5 minuti a riflettere (basta vedere i commenti). Ed è un peccato perché invece quanto scritto da Schenato dovrebbe generare un dibattito serio.
Invece si parla di “infiltrati” (perché poi i libertari dovrebbero essere infiltrati mentre i leghisti o ex-leghisti no?)…
Dato che per certa gente chi non è etnonazionalista o identitario automaticamente non può essere sinceramente indipendentista (illuminante in tal senso un articolo pubblicato nel giugno di quest’anno sul sito di xoventù indipendentista), anch’io, che non sono un “libartarian” ma piuttosto tendo al libertarismo mutualista, mi metto tra chi ha “idee scabrose”…
Però mi paiono ben più scabrose le idee di chi, urlando (scrivere in maiuscolo=urlare), vorrebbe mandare agli antipodi veneti che non la pensano come lui. E intendo etnicamente veneti, “purosangue”…
PS: per chi non avesse mai letto qui o altrove un mo commento specifico che non sono un socio di VS ma semplicemente uno dei vostri elettori (fin dai tenpi del PNV e della lista Veneti… alle regionali votai entrambi grazie al voto disgiunto). Dico anche, per prevenire chi potrebbe accusarmi di partigianeria, che se fossi stato al congresso (e se fosse stato possibile) avrei votato Guadagnini e Morosin (uno per “fazione”), quindi son decisamente superpartes.