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Via il dente via il dolore: il movimento Veneti sospenda le proprie attività

Bene, i soci di Veneto Stato, i veri e autentici proprietari e azionisti del partito, hanno agito. La loro azione è terribile per chiunque pensasse di ingabbiare il nostro partito dentro consorterie e decisioni prese al chiuso e di nascosto in qualche cantina ove qualche persona pensa di dettare il destino di Veneto Stato.

Mi fanno rabbrividire e vomitare i presunti accordi tra correnti e dirigenti di cui si è sentito parlare in questi giorni (e che qualcuno vorrebbe ancora portare avanti adesso), come se i soci fossero vacche da spartire in base a decisioni calate dall’alto.

Cari amici e soci di Veneto Stato, grazie all’azione di ieri è stata dettata la parola fine alla brutta abitudine di fare riunioni chiuse di sottoinsiemi di partito che poi pretendono di dettare la linea al partito nel suo insieme. Fino al punto inaudito di pretendere di avere la testa del segretario, in barba allo statuto e alle esigenze di responsabilità. Questa si chiama logica massonica.

Allora voglio dire a gran voce perché si è giunti a questo punto e presentare una mozione che presenterò al prossimo Maggior Consiglio.

Ritengo infatti che non sia più procastinabile che il movimento Veneti prenda una decisione di responsabilità. Al momento della fondazione di Veneto Stato, il Partito Nasional Veneto decise di sospendere le proprie attività e di confluire all’interno del nuovo partito indipendentista unitario. Da allora, un’ora prima dell’inizio dell’assemblea di fondazione di Veneto Stato quel partito non si è più ritrovato in riunioni di nessun tipo. Al contrario, il movimento Veneti ha continuato le proprie attività, con riunioni e attività periodiche. Fin qui nulla di male, se quel movimento fosse stato una associazione culturale come ha sempre affermato di essere. I fatti hanno però dimostrato il contrario. Allora mi chiedo che senso abbia tutto ciò e se non sia giunto il momento di mettere la parola fine a questa pericolosa ambiguità che ci ha portati al punto di evocare due congressi separati. I soci, in particolare il gran numero di soci che non facevano parte né dell’ex pnv né dell’attuale movimento Veneti, hanno giustamente preso in mano la situazione.

Io credo che sia diventato ora importante che anche il movimento Veneti, così come ha fatto a suo tempo il Pnv, sospenda le proprie attività e confluisca all’interno di Veneto Stato senza pretendere di creare un partito nel partito.

Se così non farà, credo si ponga il problema della compatibilità tra l’iscrizione a Veneto Stato e l’iscrizione al movimento Veneti. La mozione che presenterò, in caso che non avvenga la sospensione delle attività del movimento Veneti prima del prossimo Maggior Consiglio, sarà di dichiarare l’incompatibilità tra le due tessere. Non è infatti possibile che l’azione politica di Veneto Stato risulti ostaggio di movimenti politici esterni ad esso.

Gianluca Busato
Veneto Stato – Treviso

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