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Maggior Consiglio: un passaggio fondamentale di crescita, libertà e democrazia per Veneto Stato

Domenica prossima 11 dicembre all’hotel Amadeus di Venezia si terrà il Maggior Consiglio di Veneto Stato. Esso viene celebrato in un periodo particolare di crescita del partito indipendentista che in un solo anno di vita ha decisamente cambiato lo scenario politico veneto.
Dopo il discusso congresso dell’hotel Viest del 23 ottobre e la incredibile serie di epurazioni, che ha coinvolto addirittura Lodovico Pizzati (mai sfiduciato come segretario), la base del partito ha deciso di tagliare la testa al toro convocando per domenica 11 dicembre a Venezia, dalle ore 9.30 presso l’hotel Amadeus, un nuovo Maggior Consiglio. Tale organo è l’assemblea sovrana dei soci, cui lo statuto riserva i pieni poteri sul partito.
L’ordine del giorno prevede l’azzeramento di tutte le cariche e la rielezione dei nuovi organi del partito.
I dirigenti nominati in occasione del congresso di Vicenza del 23 ottobre hanno deciso di non presenziare all’assemblea, arroccandosi in una posizione sterile che potrà permettere loro solo di cercare di impugnare le delibere congressuali, affidandosi a decisioni giudiziarie italiane alquanto improbabili e sicuramente lunghe, rinunciando di fatto alla difesa politica della loro posizione e cedendo la guida del partito ai nuovi dirigenti che saranno eletti a Venezia.
Da lunedì la sfida che aspetta la nuova dirigenza di Veneto Stato sarà pertanto duplice, da un lato cercare di ricucire le divergenze con la componente del partito rappresentata da Chiavegato e Guadagnini, attraverso una logica inclusiva che sappia riconoscere la loro corrente e darle la giusta importanza e libertà d’azione che merita, dall’altro riprendere il cammino nella crescita di visibilità del partito, necessaria per poter insidiare una lega nord che nel frattempo si è riposizionata all’opposizione rispetto al governo di Roma.
Il passaggio di domenica è quindi un momento di crescita, ma anche di ripristino dei principi fondamentali che costituiscono il dna costitutivo di Veneto Stato, dalla libertà individuale, alla democrazia interna e diretta, dalla tolleranza alla comprensione che le sfide del presente e del futuro richiedono preparazione e capacità di coinvolgimento delle fasce di popolazione che finora hanno visto il progetto di indipendenza del Veneto con sospetto a causa di pregiudizi derivati da politiche leghiste intolleranti, poltronare e inconcludenti.
Di fatto ogni ora che passa emerge con più chiarezza che lo stato italiano è in rapida decomposizione organica, per cui Veneto Stato deve riuscire in grande velocità a dare finalmente ai cittadini veneti la possibilità di scegliere una nuova classe dirigente nel nome dell’indipendenza del Veneto. Deve favorire la crescita dei suoi soci, con un processo di formazione, che, sull’esempio dell’esperienza pilota interessante che viene portata avanti a Treviso, possa essere rapidamente estesa a tutto il Veneto.
La velocità con cui la situazione italiana sta peggiorando, impone tra l’altro una riflessione sulla necessità di una fase pre-costituente per il futuro Veneto Stato, che lo sappia incanalare in un percorso virtuoso all’insegna di principi fondamentali e auspicati da tutti.
Nessuno di noi vuole che con l’indipendenza ci si ritrovi a vivere in una nuova piccola Italia, anzi la maggior parte di noi auspica che la Venetia indipendente possa essere più simile a una Svizzera, con principi di federalismo e democrazia diretta, libertà e tolleranza che ci possano far ritornare ad essere un faro di civiltà nel mondo.
Per tale ragione ritengo che Veneto Stato possa e debba farsi interprete anche delle richieste in tal senso, favorendo un dibattito verso la forma di stato che vorremo avere come cittadini veneti, includendo anche altre associazioni ed entità esterne, ad esempio attraverso il coinvolgimento di think-tank come l’Istituto Nazionale Veneto, o l’Accademia degli Uniti, o altre esperienze molto interessanti che stanno sorgendo in Venetia.
La sfida è sicuramente tosta, ma Veneto Stato non ha altra scelta che raccoglierla.

I momenti di passaggio evolutivo sono sicuramente anche il preludio di grandi opportunità di crescita!

Gianluca Busato
Press News Veneto

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