Molti si chiedono quale sia la migliore formazione possibile per la veneta indipendenza. Ogni indipendentista ha la propria idea in merito.
Io credo che non ce ne sia solo una di squadra. Penso che ce ne siano tante.
E non credo che sia nemmeno il caso di doverle coordinare tutte.
Ognuna interpreta al meglio le aspirazioni di una parte del Popolo Veneto.
A mio modesto parere il miglior modo per permettere a tutte queste squadre di giocare al meglio le partite di costruzione del consenso popolare attorno al progetto politico legale e democratico di indipendenza del Veneto è lasciarle libere di fare ognuna la sua partita.
In questo momento le frizioni che ci sono tra diverse squadre sono solo ed esclusivamente legate al fatto che esse si contendono un nome di partito, che rapidamente ha avuto un grande salto di visibilità. È d’altro canto indubbio che l’impasse degli ultimi mesi sta arrecando danni al posizionamento di quel marchio. È anche evidente che le parti di fatto dimostrano di non voler più giocare nella stessa squadra, perché le dividono troppi fattori. Il fattore critico secondo me è esattamente il contrario di quello che molti indicano. Non è vero che il Veneto oggi manca di un leader: la realtà è che invece ne ha troppi e tutti validissimi!
Finché entrambe le parti si concentreranno sulla disfida per appropriarsi del nome di Veneto Stato, purtroppo questa impasse continuerà. E non coinvolgerà le squadre allo stesso modo, ma bloccherà principalmente chi ha fatto della difesa di quel nome un traguardo imprescindibile. Anche perché ad un certo punto il nome risulterà inevitabilmente colpito con danni collaterali che lo renderanno meno appetibile e prezioso nel mercato della politica.
Chi invece ritiene che un progetto politico possa essere portato avanti indipendentemente dal marchio e che la costruzione della consapevolezza attorno a quel nome possa essere solo una questione tecnica e di tempo, può tranquillamente assorbire una perdita su quel fronte.
Allora, considerato ciò, perché le squadre in campo (e noi siamo convinti che ce ne siano ben più di due), non si rispettano e non decidono di giocare partite solo contro gli avversari comuni? Ci sarà chi si concentra di più contro il pdl, chi contro la lega, chi contro Napolitano, chi invece si dedicherà di più a messaggi positivi e così via. È proprio così difficile concepire uno schema di gioco che lasci libertà ad ognuno di giocare al meglio la propria partita e a tutti di concentrarsi nel vero match per l’indipendenza del Veneto? Se proprio non possiamo essere iscritti allo stesso partito, o alla stessa corrente di partito, vogliamo almeno dedicare se non il 100%, almeno l’80-90% del tempo alla vera questione che ci riguarda tutti, ovvero il progetto pacifico, legale e democratico di ottenimento dell’indipendenza del Veneto?
Un metodo secondo me interessante in tal senso potrebbe essere quello di guardare solo ed esclusivamente al nostro futuro, senza lasciarci condizionare in modo negativo dalle esperienze del passato, ma facendone tesoro per concentrarci ognuno in ciò che sa fare al meglio e riconoscendo a tutti gli indipendentisti veneti il merito di sapersi dedicare con sacrificio a una causa comune, ognuno con punti di vista e metodi originali che ci danno una ricchezza e una potenzialità straordinarie.
Dalla mia personale per quanto limitata esperienza ho infatti potuto notare che su un punto, che invece solitamente lacera i partiti italiani, mai ci sono state baruffe o discussioni: ovvero la composizione delle liste elettorali. Io mi ricordo con grande entusiasmo la campagna per le elezioni provinciali di Treviso, per fare solo un esempio. Allora, se questo è un dato di fatto, siamo certi che quando si faranno le liste elettorali per il comune di Verona, o per il comune di Conegliano, baruffe non ce ne saranno proprio, anzi sarà dura trovare chi si mette in gioco!
Allora, lasciamo libere tutte le nostre squadre di giocare al meglio la propria partita, senza farci sgambetti e falli da dietro tra di noi, ma ognuno mirando a fare goal nella porta avversaria. Se tutti giochiamo in una squadra in cui c’è armonia, allora la partita sarà più semplice per tutti. Se la squadra non ha armonia al suo interno, allora facciamone due!
Per esempio, io sono estremamente contento dell’andamento delle manifestazioni contro Equitalia fatte a Padova e Verona. Non conta il numero di chi ha partecipato, ma il fatto di aver dato un segnale politico forte.
Io mi ricordo qualche anno fa quando in meno di 10 persone abbiamo manifestato contro l’invio dei rifiuti campani in Veneto. Fu un successo politico, anche se eravamo in pochissimi!
Così come ero contento del successo delle manifestazioni ad Arzignano, o delle gite di liberazione fiscale, sebbene alcuni in Veneto Stato le avessero criticate. E guardate bene che sono pronto a difendere la libertà di ogni socio di criticare il comportamento di altri soci di Veneto Stato! È solo infatti attraverso il confronto e il dialogo politico che tutti possiamo crescere.
Credo quindi che si debba concepire una forma, che può essere anche trans-partitica se non riusciamo a convivere nello stesso partito, di collaborazione e di rispetto reciproco.
Per quanto mi riguarda cercherò di mettere in atto questa filosofia, non ascoltando i diffamatori di professione (e nemmeno censurandoli!). Invito tutti a fare altrettanto.
Dai fioi, che ghe la femo!
Gianluca Busato
Veneto Stato – Treviso
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Ok, e cosa proponi concretamente?
Non ho la bacchetta magica, ma, intanto per iniziare, la definizione di alcune “regole di ingaggio” comuni. Vanno ovviamente definite assieme, ne suggerisco una, tanto per iniziare: nessuno parli male di altri indipendentisti.
Vorrei aggiungere una considerazione. Prima il modello da te esposto era in qualche modo presente. CIoè c’erano persone che si occupavano più di manfestazioni, altri delle conferenze e così via. Il problema è sorto quando alla guida del partito sono salite altre de persone che non facevano parte del gruppo pizzati-busato-panto-bellon. Il problema credo sia questo. A me va benissimo che in un partito ci siano più anime e mi pareva che il duo Guadagnini_Chiavegato le rappresentasse bene. Antonio più tranquillo e da convegni, Lucio più da manifestazioni. Qual’era il problema?
Ok, sono d’accordo. Ma capirai che il Presidente e segretario devono essere comuni o no?
Ero presente all’invito di costituire un nuovo comitato, organizzato domenica u.s. all’HTL Venice di Grisignano di Zocco.
Dopo aver ascoltato gli interventi dei presenti, specie quelli dei caporioni di Veneto Serenissimo Governo e Veneto Libero, ho compreso che perseguire la strada dell’autodeterminazione in modo compatto, è assolutamente impossibile, ma , anzi, deleterio.
Meglio rimanere con più realtà indipendentiste, che attuano il progetto con percorsi diversi.
Forse, se si sarà abbastanza intelligenti, ci si riunirà al momento opportuno.
A mio parere, il ganglio più ostico e limitante in ambito Venetista, è quello composto dai 45- 65enni che da 10-20 o più anni, hanno impostato un programma identitario, senza mai riuscire ad evolverlo e a condividerlo con le grandi masse.
Alcuni hanno una visione decisamente padronale e personalistica della cosa politica comune.
Si accontentano di quelle due/tre sedie in qualche consiglio comunale e, quel che è peggio, lo considerano un eccellente successo politico.
Forse lo è per loro, ma per la massa del popolo Veneto ?
Credo sia veramente ora di dire a questa gente : ” Per favore, fatevi da parte, largo ai giovani ! ”
Il tempo degli urlatori passa per la naftalina politica.
Chi verga queste righe, non ha e non desidera ruoli e incarichi, perchè preferisce riservarli a persone più quotate, conosciute e politicamente preparate.
Sarebbe quindi opportuno, che i movimenti e partitucoli anacronistici, lasciassero spazio a nuove idee e nuove opportunità di rilancio.
Nessuna polemica, ma solo considerazioni deduttive sul vissuto a titolo personale.
Cordialità a tutti.
Crisvi 🙂
” Il problema credo sia questo. A me va benissimo che in un partito ci siano più anime e mi pareva che il duo Guadagnini_Chiavegato le rappresentasse bene. Antonio più tranquillo e da convegni, Lucio più da manifestazioni. Qual’era il problema? ” Pinco Pallo says: dicembre 19, 2011 alle 11:24 am
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Premetto che rispetto la tua idea anche se non la condivido.
Secondo me Guadagnini, non offre credibilità a molti Venetisti. Ho sentito diverse critiche in questo senso mosse da militanti e simpatizzanti.
Molti non gli perdonano il suo passato democristiano filo-doroteo. ( Dorotei = Andreotti )
Considerarsi discepoli di Toni Bisaglia, è un pessimo biglietto da visita per chi il Veneto lo intende come identità propria.
ww.thefrontpage.it/2011/11/21/volevo-lirpef-al-20-ora-voglio-lindipendenza/
Chiavegato invece a mio modo di vedere, è assolutamente inadatto al ruolo che occupa.
Non sa parlare, non sa convincere, non sa gestire, devia ogni cosa in campo personalistico, spinge per far buttar fuori chiunque non la pensi come lui, si presenta malissimo ( anche l’occhio vuole la sua parte ), non offre istintivamente credibilità all’osservatore, a me personalmente poi lancia anche una ” vibrazione ” negativa. Ma quest’ultima ( vibrazione negativa ) è una cosa per chi studia e pratica bioenergia e la massa incompetente non comprenderebbe il mio discorso.
Io lo vedo come un buon trascinatore ” da trincea ” e nulla più.
Organizzi le manifestazioni, quello a mio avviso è il suo ruolo adatto !
” E’ onesto ” mi dicono. Ma chi afferma il contrario ? Sono anch’io convinto di ciò.
Ma non basta l’onestà per vincere i partiti politici centralisti.
Sul binomio Pizzati – Bellon ho speso fiumi di parole.
In estrema sintesi sono quanto di meglio a mio parere possa esprimere VS in questo momento.
Senza nulla togliere a altri validi candidati.
Saluti.
Crisvi
http://www.thefrontpage.it/2011/11/21/volevo-lirpef-al-20-ora-voglio-lindipendenza/
[…] per la veneta indipendenza. Ogni indipendentista ha la propria idea in merito. Baca Selengkapnya: https://www.pnveneto.org/2011/12/una-anzi-tante-squadre-formidabili-per-lindipendenza-del-veneto/ […]
Care “squadre” da pochi mesi sono socio di VS, e non vi nascondo che all’entusiasmo iniziale sono succeduti sentimenti come delusione e rammarico, perchè nonostante la mia non più giovane età, riuscire ad emozionarmi per un ideale è una cosa magnifica e che ti fa sentire vivo e protagonista di una società che per molti versi ti opprime. Delusione e rammarico arrivano dal fatto di scoprire all’interno di un movimento, che immaginavo indenne dai vizi” italiani”, tutti i difetti che L’UOMO possiede a prescindere dalla sua collocazione culturale e geografica… Siamo UGUALI a chi vogliamo combattere… e questo purtroppo è un brutto risveglio, ahimè la fine di un sogno, di un’illusione… dobbiamo prendere atto che arroganza, superbia, poco rispetto dell’altrui idea, ambizione, personalismo, sono elementi che appartengono anche ad un movimento come VS, purtroppo. Non è importante capire chi ha torto o chi ha ragione, probabilmente entranbe le squadre, probabilmente nessuna delle due o più… Allora se mi è permesso e in qualità di socio vorrei raccontarvi il “mio” personale punto di vista su come un Movimentp, un Partito possa essere rappresentativo della gente, del popolo che lo compone, che lo condivide. Siamo TUTTI brave persone e questo dovrebbe essere l’art.1 di qualsiasi cosa che vuole rappresentare qualcuno, poi ognuno di noi ha storie personali, interessi personali, convinzioni personali, ognuno di noi ha qualcosa da perdere e qualcosa da guadagnare, ognuno di noi ha dei punti di vista, desideri, aspirazioni… il “mio” Partito/Movimento ideale è quello che riesce a coniugare tutto questo, partendo dal presupposto che “l’altro” è parte di me e che il “mio” benessere, necessariamente debba passare attraverso quello degli altri… un VERO leader dovrebbe preoccuparsi prima di tutto dell’altrui punto di vista, dell’altrui benessere appunto, e non parlo solo di quello fisico ovviamente… poi c’è chi nasce Leader e chi nasce pecora, ma non comprendere che l’UNO ha bisogno dell’ALTRO per poter affermarsi significa non saper interpretare il proprio ruolo, danneggiando in questo modo se stessi, prima di tutto e la comunità in seconda battuta… ecco perchè è nata la democrazia, quando questa non esisteva, si facevano le guerre, ci si combatteva per poter affermare ognuno le proprie idee, la propria leadership. Vogliamo questo? BENE! Non c’è problema… lancio un’idea: TUTTI andiamo al congresso di Gennaio e TUTTI dichiariamoci LEADER … NESSUNO deve avere diritto ad intervenire o di sopraffare con le sue idee quelle degli altri… TUTTI quelli che parteciperanno e vorranno abbiano il medesimo tempo a disposizione per dire quello che vorranno, TUTTI abbiano il diritto di fare ciò che riterranno utile per la causa Veneta, in pratica ognuno di noi rappresenti se stesso con pari diritto e dignità… Vogliamo essere diversi? Non vogliamo “delegare” a nessuno il diritto di rappresentarci? OK Popolo Sovran in libera Nathion… Lucio Chiavegato, piuttosto Lodovico Pizzati, piuttosto di Antonio Guadagnini o chi vorrà ( a partire dal sottoscritto ) paghi la sua tessera e avrà DIRITTO di condurre la battaglia indipendentista come meglio crede, unica condizione RISPETTO per l’altrui idea…GNENTE CAPI, GNENTE PARONI, ognuno di noi sarà a questo punto presidente e Segretario di se stesso, ognuno di noi rappresenterà VS che sarà marchio e rappresentanza di TUTTI… “semplice” no? Qualcuno ovviamente dirà: si però così si praticherà l’anarchia… vero, ma io aggiungo: perchè un Partito con DUE SEGRETARI e DUE PRESIDENTI che cos’è se non un partito anarchico? A sto punto facciamoci TUTTI PRESIDENTI e TUTTI SEGRETARI… me l’immagino la faccia del giudice (italiano) che dovrà dirimere i contrasti e i litigi per la proprietà del logo VS.
Quindi, al congresso di Gennaio, TUTTI discutano (ad oltranza, senza limiti di tempo) e condividano 10 regole VALIDE PER TUTTI dopo di chè ognuno rappresenterà se stesso, rinunciando, a questo punto, ad avere alcun rappresentante, ma lasciando, nel caso di consultazioni elettorali, che il Popolo Sovrano scelga da chi vorrà essere rappresentato. In questo modo non ci saranno discussioni, su cosa fa bepi e cosa fa menego, su come piero conduce la sua battaglia rispetto a mario… è questo che vogliamo? OK! Poi nel tempo, come sempre e in tutte le cose avviene, la SELEZIONE naturale farà il suo corso.. i CAPI velleitari saranno isolati dalle PECORE che sapranno da sole riconoscere chi ha i requisiti per condurre il gregge e le cose si sistemeranno da sole, come sempre succede dalla notte dei tempi… Esiste infine un’ultima possibiltà e voglio dirla in Veneto nella speranza che non sia quella più concreta: “tusi ndemo casa tuti parchè e semo drio far ridere anca i sasi… semo un popolo de cojoni e meritemo de morire tagljani! I lupi sta xa magnando le piegore no ocore ca se femo male da soli…” Buona giornata a Tutti
Ruggero