Tra terremoti e stragi questa fine settimana non è passata inosservata. Per un attimo le preoccupazioni sono state di altro tipo. Purtroppo vi sono state molte vittime, alle cui famiglie esprimiamo la nostra più grande vicinanza e solidarietà.
Ora però non è di questo che vogliamo scrivere, ma della settimana che inizierà da domani.
Sì, perché se gli eventi catastrofici hanno la caratteristica di catturare l’attenzione e scatenare l’emozione collettiva, con un fenomeno quasi catartico, il ritmo quotidiano della situazione che stiamo vivendo in questo 2012 non permette quasi di far scattare pari picchi di attenzione nelle persone.
Ad esempio non fa quasi più notizia il gesto di Luigi Martinelli che solo un paio di settimane fa dominava le prime pagine per essere entrato armato in un ufficio Equitalia a Bergamo sequestrando 15 persone. E ottenendo anche grande appoggio popolare all’uscita dall’ufficio arrestato dalla polizia dopo che si era arreso.
Da domani i tanti Luigi Martinelli sceglieranno se spararsi un colpo in testa nel proprio ufficio, riempiendo le tabelle di una statistica in assoluta normalità secondo l’Istat, oppure di emularlo con gesti rivolti a fare del male, oppure a impaurire altri.
Le tensioni sociali che ci apprestiamo a vivere in questo periodo storico forse torneranno ad assumere un ritmo di normalità quasi quotidiana, con il probabile effetto di assuefarci, di abituarci alle notizie terribili, di uno stato che si decompone ogni giorno di più, attraverso uno sfilacciamento continuo che agisce come la sabbia inesorabile che avanza nei deserti.
Il nostro auspicio è di non farsi rapire dal grigiore della rassegnazione sconsolata al declino che pare inevitabile. Diamoci da fare, ognuno con la propria personale convinzione, per cercare di migliorare il posto in cui viviamo. Non potrà avvenire, se non lo vogliamo noi. E non deve per forza avvenire solo dopo che i disastri irreversibili si sono consumati, possiamo preparare prima il futuro che vogliamo, disegnandolo al meglio proprio nei momenti di maggiore crisi e difficoltà.
Press News Veneto
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…Fra l’altro sempre di notte sti terremoti del cazzo!