Riceviamo e volentieri inoltriamo:
“Nel 1997 i veneti determinati a proclamare l’indipendenza con la propria presenza nella capitale si contavano su due mani” ha dichiarato il segretario del movimento Indipendenza Veneta, Lodovico Pizzati. “Ma oggi abbiamo conferma certa della partecipazione di oltre 2.000 indipendentisti alla nostra storica azione questo sabato.”
Dopo aver consegnato ufficialmente a Zaia una petizione referendaria con 20 mila firme, il mese scorso, e aver subito ottenuto dal presidente del consiglio regionale veneto, Clodovaldo Ruffato, una discussione in consiglio regionale su questo tema, gli indipendentisti sono determinati a prendere d’assalto il Consiglio Regionale con un corteo di massa.
Ma ad una domanda che ha puntualizzato che il consiglio è chiuso di sabato, Pizzati ha risposto laconico: “abbiamo intenzione di raggiungere il Consiglio Regionale via mare, dato che si affaccia sul Canal Grande.”
Il salto di qualità del movimento è confermato dall’enorme successo che sta riscuotendo in una serie molta lunga di eventi sul territorio, culminati con la convention di Treviso del 27 settembre scorso, dove più di 500 persone hanno acclamato la linea di Indipendenza Veneta.
Dopo le manifestazioni di massa per l’indipendenza della Catalogna e della Scozia, e dopo le affermazioni “rivoluzionarie” dello stesso Zaia, gli indipendentisti sono convinti che il momento di agire sia ora. Nel sito web del movimento (www.indipendenzaveneta.net) sono state pubblicate le 4 pagine di dichiarazione di indipendenza che migliaia di veneti andranno a sottoscrivere prima della consegna di sabato 6 ottobre durante la manifestazione di massa.
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