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Indipendenza Veneta spedisce dossier giuridico a José Barroso

Pizzati: “Il consigliere diplomatico Stafano Beltrame deve ottenere un intervento di Barroso  invece di grattarsi la pancia”

Incoraggiati dalle parole del Commissario dell’Unione Europea José Barroso, questa settimana gli indipendentisti tornano all’attacco della Regione Veneto. Mercoledì 12 settembre il presidente del Consiglio Regionale Veneto, Clodovaldo Ruffato, aveva ricevuto una delegazione del movimento Indipendenza Veneta, promotore di 20 mila firme raccolte per indire un referendum per l’indipendenza, e presentate ufficialmente a Luca Zaia ancora il 22 maggio 2012. La questione appariva conclusa con il parere negativo dell’ufficio legale della Regione Veneto che citava un’incompatibilità costituzionale, ma gli indipendentisti veneti hanno ricevuto un inaspettato assist dal Commissario dell’Unione Europea José Barroso, che in riferimento agli eventi paralleli in Scozia e Catalogna ha ribadito che in caso di dichiarazioni di indipendenza ciò che conta è il diritto internazionale, che è un diritto pre-costituzionale convalidato da trattati sottoscritti anche dallo stato italiano.

“Abbiamo spedito questa mattina un dettagliato dossier giuridico di 120 pagine a José Barroso” dichiara il segretario di Indipendenza Veneta, Lodovico Pizzati. “L’incontro in Regione Veneto con Clodovaldo Ruffato è stato concesso venerdì 21 alle ore 11.15 per presentare questo dossier preparato dai nostri legali ,coadiuvati da esperti in diritto internazionale.” L’obiettivo di Indipendenza Veneta è di rassicurare i consiglieri regionali, che avranno l’opportunità di esprimersi a riguardo in ottobre, che un referendum consultivo sull’indipendenza veneta è tutelato dalla comunità internazionale.

“Il Veneto è l’unica regione che stipendia un consigliere diplomatico, che è Stefano Beltrame. È stato assunto da Luca Zaia e costa a noi veneti €110 mila all’anno. Invece di grattarsi la pancia dovrebbe essere il signor Beltrame a stabilire contatti ufficiali con la UE e Barroso su questa importantissima questione,” continua Pizzati. “Restare in Italia ha un costo aberrante sulla testa di ogni veneto, e Zaia e Beltrame non possono perder tempo e devono immediatamente contattare Barroso per assicurarsi che il referendum per l’indipendenza veneta avvenga sotto il monitoraggio della UE.”

Nella copia del dossier giuridico resa disponibile alla stampa spicca il Patto di New York sancito dall’ONU nel 1966, il quale non solo tutela il diritto all’indipendenza di un popolo, ma afferma perfino che gli stati sottoscrittori di questo Patto (tra cui tutti i paesi della UE, Italia inclusa) devono non solo rispettare, ma addirittura promuovere tale diritto. Fa eco la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja che ha affermato il 22 luglio 2010 che non può esistere un’interdizione ad una dichiarazione di indipendenza perché non viola il diritto internazionale.

Press News Veneto

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