Anna Durigon e Maurizio Giomo interrompono lo sciopero della fame grazie alla convocazione della commissione referendaria da parte della Regione Veneto
Luca Zaia convoca la commissione tecnica, composta da sei giuristi, per verificare il progetto di legge referendario che consentirà ai veneti di esprimersi sul quesito indipendentista secondo il diritto di autodeterminazione di un popolo.
Il digiuno di Anna Durigon, 24 anni, e di Maurizio Giomo, 47 anni, era iniziato giovedì 14 marzo per protestare lo stallo in Regione Veneto sul percorso indipendentista. Il Consiglio Regionale del Veneto aveva approvato (con un’ampia maggioranza di 29 consiglieri su 35 il 28 novembre 2012) la Risoluzione 44, la quale incaricava Zaia di attivarsi con urgenza per garantire il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto, tramite una consultazione referendaria. La Risoluzione prevedeva di avvalersi di una commissione di giuristi per stabilire il progetto di legge referendaria, ma dal 28 novembre, a causa anche del periodo elettorale, dalla Regione Veneto non si è mosso nulla.
Questo stallo ha spinto Anna Durigon e Maurizio Giomo a intraprendere un gesto estremo: lo sciopero della fame ad oltranza. Come attivisti del movimento Indipendenza Veneta, Anna e Maurizio hanno dedicato mesi per raccolte firme, manifestazioni e molto altro perché il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto venisse applicato. Di fronte al degrado socio-economico del Veneto, Anna e Maurizio hanno deciso di spronare la lentezza burocratica con un sacrificio personale che servisse come simbolo delle difficoltà che il popolo veneto sta attraversando e dell’urgenza di trovare una via d’uscita che passa per Venezia bypassando Roma.
“Non so se il nostro gesto abbia accelerato l’iter istituzionale o no” dichiara Anna Durigon, la giovane indipendentista al quinto giorno di digiuno. “Perlomeno la nostra azione ha voluto manifestare che la situazione veneta richiede estrema urgenza, perché c’è chi sta arrivando veramente alla fame.” Lo sciopero della fame di Anna e Maurizio ha senzaltro mosso centinaia di cittadini che si sono recati in visita nella sede di Indipendenza Veneta a Treviso, dove i due indipendentisti hanno dimorato per tutto il periodo del digiuno.
“Ringrazio chi ha voluto fare un digiuno di solidarietà, le centinaia di persone che sono venute a trovarci, e le migliaia di cittadini che ci hanno scritto e telefonato per darci supporto e coraggio” ha commentato così la fine dello sciopero della fame Maurizio Giomo, ingegnere trevigiano. “Ora la commissione giuridica deve agire senza perdere tempo, perché ci sono veramente sempre più veneti che si stanno avvicinando alla povertà. Non possiamo perdere un minuto.” Il movimento Indipendenza Veneta è promotore del referendum regionale per dichiarare l’indipendenza del Veneto che, secondo il diritto internazionale, può essere applicato da Venezia senza necessariamente avere il consenso da Roma.
Press News Veneto
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grandi grandi bravi ragazzi complimenti a voi e a tutti w indipendenza veneta .
Il digiuno Indipendentista finisce con un brindisi http://t.co/qB8r8cVCGY
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Yuppieeee,
Che contento che sono !!!!! 🙂
Bravissimi Anna e Maurizio……….GRANDI !!!!
Anche per i nostri ragazzi, che finalmente tornano a mangiare qualcosa di solido !
Ringrazio anche Zaia, finalmente una decisione che rispetta la volontà popolare.
Il Veneto ai Veneti.
CrisV 🙂
PS : Stamattina mi sono abbuffato a colazione, 30 ore di solidarietà allo sciopero della fame, con digiuno a mia volta, sono state decisamente dure.
Grandi Anna e Maurizio, un grande applauso……….
Lo sciopero deve continuare fino ad una risposta concreta…quelle di zaia sono ancora parole al vento…è interessante leggere l’uso di nuovi termini adottati dai politici…come attivisti e movimento…dopo il successo di m5s…Indipendenza Veneta è un partito..con uno statuto.