A volte anche i nemici hanno qualcosa da insegnarti, qualcosa che può essere utile a te e alla tua causa.
Ieri (2 giorni fa, ndr), 17 settembre 2013, si sono visti un migliaio di cittadini veneti convinti ed entusiasti che hanno riempito le calli, da Piazzale Roma fino alla Salute, di canti e di slogan. Erano canti e slogan che sorgevano dal cuore più che dalle gole, erano canti e slogan comuni per tutti, erano canti e slogan che hanno raggiunto anche alcuni abitanti che hanno sentito il dovere di affacciarsi alle finestre o di scendere in calle per dare il proprio incoraggiamento e appoggio morale.
Eppure quel serpentone colorato e gioioso non era omogeneo!
Era formato da tutte le diverse anime dell’indipendentismo veneto, quelle stesse anime che troppo spesso discutono e persino litigano tra loro alla ricerca di una visibilità che, a mio avviso, ora serve a poco.
Insomma, il Popolo Veneto ieri, dimostrando l’unione degli slogan, delle richieste, dei canti, ha dimostrato una volta di più che ora come ora interessano ben poco i distinguo, interessa invece avere la massima unione per raggiungere l’obiettivo che con tanta tenacia viene perseguito.
Poi, solo poi, arriverà il momento dei distinguo, arriverà il momento in cui ognuno esprimerà la propria idea di Veneto e di futuro e la via per trasformare questa idea in realtà. Non che non si possa già esprimerla, anzi, ma tutti questi progetti diventano nulla se prima non si arriva all’indipendenza.
Il Popolo Veneto che ha sfilato lungo le calli, pur portando vessilli diversi, ha dimostrato però una chiara e sentita condivisione nelle voci e nei cuori; questo conta, solo questo conta ora.
Abbiamo un nemico, si chiama Stato Italiano. Ebbene, impariamo dalla sua storia: durante la Resistenza le varie forze, anche molto distanti ideologicamente tra loro, hanno fatto fronte comune per abbattere il regime e l’invasore straniero; poi, solo poi, solo dopo aver raggiunto l’obiettivo, è venuto il momento dei distinguo, anche molto profondi come sappiamo. Solo settant’anni fa gli Italiani sono riusciti a mettere insieme comunisti e cattolici, persino repubblicani e monarchici, per poter conseguire l’obiettivo comune.
Vogliamo dimostrare al mondo che i Veneti non sono in grado di fare altrettanto?
Tiziano Pizzati
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sicuramente non dobbiamo cadere in trappole ideologiche mosse forse da da ingegnosi poltronari che per mille motivi sono legati al sistema italia o meglio alla politica romana per tanto se lo scopo comune a tutti è l indipendenza dobbiamo fare lo sforzo di aiutarci facendo se non squadra almeno un armistizio che porti a una lotta comune e conseguente pulizia di alcuni sicuramente pochi soggetti sopra indicati . detto questo credo che ora si parli di indipendenza veneta più di prima per qui rimandando il referendum potrebbe giocare a nostro favore visto e sentito che luca zaia sta tirando fuori il pelo dallo stomaco a favore e per farlo indire io dico andiamo avanti e sorridiamo in faccia a chi pensa di averci fregato . un saluto a tutti i movimenti indipendentisti e un coraggio vai cosi a luca zaia ti stai guadagnando stima e rispetto ciao
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