Situazione economica
Il Nord Italia “motore economico” del Paese? Nel confronto tra Mezzogiorno, Centro e Nord d’Italia, quest’ultima area geografica si conferma come il vero “motore economico” del nostro Paese. (…) Va evidenziato che tutte le province del Nord Italia si posizionano nella parte alta (non oltre il 60° posto) della graduatoria del Pil pro capite così come in quella del livello occupazionale.
Realtà a confronto. Il Pil del Nord Italia è stato, nel 2005, di 772,5 miliardi di euro, con un aumento, rispetto ai 652,8 miliardi di euro del 2000, del 18,4% ed un valore pro capite di 29.200 euro, pari al 16,6% in più rispetto ai 25.000 euro del 2000. Il Centro ed il Mezzogiorno hanno registrato sempre nel 2005 un Pil di 307,7 e 341,5 miliardi di euro, pari, rispettivamente, a 1,5 e 1,2 volte in meno rispetto a quello del Nord Italia. Il Nord Italia, con i suoi 772 miliardi di euro del 2005, ha contribuito, sul Pil nazionale, più del Centro Italia e del Mezzogiorno, che, complessivamente, hanno raggiunto i 650 miliardi di euro.
Un’ulteriore differenza si riscontra nei valori registrati nelle importazioni nette che nel Nord Italia (-44,5 mld di euro) e nel Centro Italia (-12,7 mld di euro), assumono un segno negativo: in entrambe le aree geografiche, il valore dei beni e servizi esportati è superiore a quello dei beni e servizi importati. Nel Mezzogiorno d’Italia, invece, il valore dei beni e servizi importati ha superato di 74 miliardi di euro quello dei beni e servizi importati, con un aumento, rispetto al 2000, del 17,3%.
Sul piano degli investimenti fissi lordi (valore delle acquisizioni, al netto delle cessioni, del capitale fisso più gli incrementi di valore dei beni materiali non prodotti), il Nord Italia ha fatto riscontrate la migliore “performance”, con un valore degli investimenti fissi lordi per 163 miliardi di euro ed una crescita, rispetto al 2000, del 22,4%. Il Centro ed il Mezzogiorno, cumulativamente, non hanno raggiunto, nel 2005, i risultati del Nord Italia, con un valore degli investimenti fissi lordi di 129 miliardi di euro (-20,8% rispetto al Nord) ed una crescita inferiore, rispettivamente, del 2% e del 5%.
Il Nord: quali le differenze tra una regione e l’altra? Il più elevato Pil riscontrato nel 2005, è quello della Lombardia, che, con 293 miliardi di euro, ha contribuito per il 38,1% al Pil del Nord Italia (772 miliardi di euro), contro i 133, 123 e 114 miliardi di euro rispettivamente del Veneto (17,3% del totale Nord Italia), dell’Emilia Romagna (16,1% del totale Nord Italia) e del Piemonte (14,9% del totale Nord Italia). Per quanto il contributo di tutte le altre regioni è di soli 106 miliardi di euro (13,7% del totale Nord Italia), è in queste realtà regionali che, tra il 2000 ed il 2005, si è riscontrato il più elevato tasso di crescita del Pil, compreso tra il 17,2% del Trentino ed il 21,5% della Valle d’Aosta. Il primato per Pil pro capite, invece, è della Valle d’Aosta, che con i suoi 31.800 euro, supera il dato medio del Nord Italia di circa 3.000 euro, seguita dalla Lombardia (31.300 euro), dal Trentino Alto Adige (30.500 euro) e dall’Emilia Romagna (29.800 euro).