Vi sono due mondi diversi che stanno vivendo la più grave crisi recessiva che il Veneto abbia mai visto nella propria storia contemporanea.
C’è un primo mondo di persone legate al privilegio della politica che lo vede principalmente in funzione del rischio che stanno correndo di perdere posizioni di potere e di rendita spesso parassitaria.
C’è invece un secondo drammatico mondo che vive sulla propria pelle una situazione economica da guerra. Con licenziamenti, fallimenti, miseria crescente, angoscia e soffocamento delle proprie speranze di vivere una vita serena.
In mezzo soffia impetuoso il vento impetuoso dell’Indipendenza Veneta che da solo può spezzare le catene della colonizzazione italiana e ridare vita a una terra che sta scivolando sempre più nel degrado sociale con una drammatica e impressionante accelerazione.
Il movimento politico Indipendenza Veneta non nasce per dare uno scoglio di salvataggio ai politici, fino ad oggi corresponsabili della tragedia che stiamo vivendo. Anzi, al contrario, nasce per dare ai cittadini veneti la speranza e lo strumento concreto per la conquista della propria libertà.
La nostra azione oggi si svolge secondo una strategia a tenaglia di cui oggi si vede in movimento il primo braccio, ovvero la pressione nei confronti dei nostri rappresentanti istituzionali affinché diano corso in modo spedito al processo per l’indipendenza del Veneto.
Il secondo braccio non è ancora visibile ai più, ma stiano ben certi i signori del primo mondo, quello dei privilegi pagati con il furto dei nostri soldi. Esso è rappresentato dalla preparazione di una campagna elettorale senza sconti in cui le liste di Indipendenza Veneta porteranno una squadra preparata e determinata di propri rappresentanti che chiederanno il mandato elettorale diretto ai cittadini veneti per indire il referendum per l’Indipendenza Veneta. Si sappia bene che fra qualche mese se non lo faranno Zaia & C., saranno il sindaco di Treviso e il sindaco di Vicenza, espressi da Indipendenza Veneta, che andranno direttamente da Barroso per portare a termine la strategia di attuazione della completa indipendenza politica che porterà alla nascita della nuova Repubblica Veneta.
Il mondo la vuole, i cittadini veneti la stanno rendendo realtà: non saranno di certo alcuni privilegiati che tentennano a fermarla. Se non si muovono in fretta, saranno anzi i primi ad essere travolti dal vento impetuoso dell’Indipendenza Veneta.
Gianluca Busato
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