Non c’è alcuna possibilità per l’economia veneta di aumentare la propria tendenza con l’autonomia e men che meno con il centralismo, poiché il parlamento veneto non avrebbe i poteri per affrontare i cicli economici di bassa crescita economia e declino della popolazione autoctona.
Piuttosto di accettare questa situazione, come stanno invece facendo tutti i partiti presenti in Venetia, il PNV vuole implementare una politica economica che ci permetta di far crescere il nostro Paese. L’indipendenza darebbe al parlamento veneto i poteri per trasformare la Venetia in una società prospera con un alta crescita economica.
Grazie alle politiche più opportune condotte localmente, noi potremmo rendere la Venetia un posto più competitivo per fare affari. Politiche quali la riduzione della pressione fiscale ad un’aliquota unica del 20%, la riduzione dei costi burocratico-amministrativi per le piccole e medie imprese, l’implementazione di una politica di immigrazione selettiva per accogliere esclusivamente immigrati con le competenze di cui abbiamo necessità, ridurre o far sparire l’emigrazione dei giovani cervelli veneti. La revisione del sistema lavoro per garantire sicurezza ai lavoratori e al tempo stesso flessibilità e qualità professionale alle imprese. E la trasformazione del nostro tessuto produttivo in un sistema industriale ad alto tasso di innovazione e sostenibilità ambientale.
Da sole, come parte di una strategia economica più ampia, queste misure permetterebbero una crescita economica immediata e produrrebbero maggiore ricchezza da investire nei servizi pubblici che i veneti apprezzano, senza bisogno di aumentare le tasse. Questo approccio ha funzionato negli altri Paesi e non c’è alcuna ragione perché non debba funzionare anche in Venetia.
La Venetia gode del reticolo industriale forse più fitto e articolato del pianeta.
In esso esistono una miriade di piccole e medie imprese, ma anche grandi aziende. In ogni caso, anche la grande impresa Veneta è un’azienda che possiede i criteri e le risorse organizzative e gestionali per accogliere i lavoratori nel proprio sistema amministrativo garantendosi così una prospettiva di lavoro in continua trasformazione e all’avanguardia.
La grande impresa Veneta, però, non crea disuguaglianze e non crea scontri. Non crea due società in un unico Stato. Non crea uno Stato improduttivo che detta le leggi del lavoro come soluzione di problemi che le stesse leggi hanno creato in precedenza. Crea persone libere e indipendenti che lavorano perché vogliono lavorare, perché vi riconoscono valori di onore e gratificazione.
La tipologia d’industria che i Veneti hanno da sempre prediletto è però la piccola media industria che ha dimostrato di essere capace di mantenersi salda ai propri principi costituenti durante tutto il suo processo storico, progredendo simultaneamente alla mutazione della società che la circondava. Ha trasformato la stretta di mano in un marchio personale di garanzia, evolvendolo poi in garanzie di standard europeo, senza perdere mai la qualità e il prestigio della propria manifattura.
Il lavoro Veneto è, prima di un’impresa, una mentalità che si applica tanto nel settore privato quanto in quello statale. Perché l’uno è al servizio dell’altro e viceversa.
Ragionando cosi il forte sistema di tassazione presente in Italia, causato dapprima da persone incompetenti e seguito da una pessima gestione delle risorse, si limita automaticamente, aumentando il reddito pro capite che permetterà al popolo veneto di riprendere il controllo delle proprie scelte che oggi sono costrizioni finalizzate alla sopravvivenza.
Il controllo delle proprie scelte porterà a sua volta a un’inevitabile trasformazione dell’organizzazione della collettività, partendo dalle famiglie, per toccare scuola, previdenza sociale, pensionamenti e altri settori portanti della Venetia.
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- Introduzione
- 1. I benefici
- 2. Normalità
- 3. L’indipendenza per far battere il cuore veneto
- 4. L’autonomia non è sufficiente
- 5. La Venetia può fiorire con l’indipendenza
- 6. Perché alla nostra economia serve l’indipendenza
- 7. L’indipendenza è ben più che solo “schei”
- 8. Investire nel turismo
- 9. Proteggere e valorizzare il nostro ambiente
- 10. Indipendenza per investire in Ricerca e Sviluppo
- 11. Perché la Venetia ha bisogno di una voce nel mondo
- 12. L’indipendenza per tutelare la nostra cultura
- 13. Indipendenza perchè abbiamo una storia millenaria
- 14. L’indipendenza per salvare la nostra lingua
- 15. La Venetia come conquisterà la propria indipendenza?
- 16. I fatti
- 16.1. Perché l’Indipendenza?
- 16.1.1. Perché il PNV vuole che la Venetia sia indipendente?
- 16.1.2. Cos’è la Venetia indipendente e cos’è l’indipendenza in Europa?
- 16.1.3. Noi abbiamo già un consiglio regionale in Veneto – perché abbiamo bisogno dell’indipendenza?
- 16.1.4. Perché ci serve un parlamento veneto con maggiori poteri?
- 16.1.5. Solo il PNV vuole un parlamento veneto con maggiori poteri?
- 16.1.6. Cosa c’è di sbagliato nel modo in cui ora siamo governati?
- 16.1.7. Come migliorebbe le cose l’indipendenza?
- 16.1.8. Chi vuole l’indipendenza della Venetia?
- 16.1.9. Perché chi si oppone all’indipendenza la definisce “secessione”?
- 16.1.10. La Venetia indipendente sarà governata dal PNV?
- 16.1.11. Se l’indipendenza è una cosa tanto grande, perché ancora non è avvenuta?
- 16.2. L’indipendenza è normale
- 16.3. Un paese nuovo
- 16.4. I vostri redditi e risparmi
- 16.4.1. Aumenteranno le tasse?
- 16.4.2. Le rate dei miei mutui saranno influenzate?
- 16.4.3. La mia pensione sarà influenzata?
- 16.4.4. Che cosa succederà ai lavori che dipendono dal commercio con l’Italia?
- 16.4.5. Quali saranno le garanzie per i lavori nel settore pubblico dopo l’indipendenza?
- 16.4.6. Le grandi aziende resteranno in Venetia anche dopo l’indipendenza?
- 16.4.7. Cosa succederà al mio conto corrente bancario in Italia?
- 16.5. La Venetia starà bene, molto bene
- 16.6. Il turismo, il reticolo industriale della Venetia e il consumerismo
- 16.7. Come sarà governata la Venetia indipendente
- 16.7.1. L’indipendenza come influenzerà i servizi pubblici come scuole e ospedali?
- 16.7.2. Quali aree di governo ora svolte a Roma saranno eseguite in Venetia?
- 16.7.3. Come saranno creati i nuovi ministeri veneti?
- 16.7.4. L’indipendenza come influenzerà il sistema fiscale?
- 16.7.5. Quale sarà la valuta veneta?
- 16.7.6. Ci saranno costi aggiuntivi per la creazione di ambasciate?
- 16.7.7. Come cambieranno le cose per la televisione pubblica e privata?
- 16.7.8. Come sarà organizzato la difesa?
- 16.7.9. Avremo bisogno della leva obbligatoria?
- 16.8. La Venetia in Europa e nel mondo
- 16.8.1. La Venetia sarà membro dell’Unione Europea?
- 16.8.2. Cosa succede se un’altra nazione dell’unione vuole bloccare l’adesione della Venetia alla UE?
- 16.8.3. Sarà un buon affare per la Venetia entrare in UE con l’indipendenza?
- 16.8.4. Non sarà mica che l’indipendenza ci farà perdere l’influenza che abbiamo essendo parte dell’Italia?
- 16.8.5. Essere indipendenti in Europa non significa scambiare un’unione di nazioni con un’altra?
- 16.8.6. Raggiungere l’euro non significa comunque perdere la propria sovranità?
- 16.8.7. L’indipendenza come influenzerà i rapporti con le regioni italiane e in particolare con la Lombardia, l’Emilia-Romagna, o i territori della Venetia che vi entreranno a far parte in un secondo momento?
- 16.8.8. Avrò bisogno di un passaporto per entrare in Italia?
- 16.8.9. Come cambierà il ruolo della Venetia nel mondo?
- 16.9. Come arrivarci
- 16.9.1. Come otterremo l’indipendenza?
- 16.9.2. Chi decide se avverrà l’indipendenza?
- 16.9.3. Chi organizza il referendum di autodeterminazione?
- 16.9.4. Il consiglio regionale veneto avrà l’autorizzazione a tenere un referendum?
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