L’ambiente va tutelato a priori e indipendentemente dal fattore economico, perché vogliamo lasciare ai posteri un territorio in cui sia piacevole vivere. Dunque investimenti nei settori della selezione, riciclaggio e recupero dei rifiuti; nella riforestazione mediante incentivi all’agriturismo con finalità di recupero ambientale; nell’incentivo alla costruzione di case ecologiche e a grande risparmio energetico; nel recupero dei quartieri degradati incentivando la riedificazione sugli stessi invece della ulteriore urbanizzazione di territorio verde; nella promozione della distribuzione di biocombustibili.
Si tratta di grandi progetti, che mai vedrebbero la luce in termini organici, strutturati e coerenti senza poter legiferare con efficacia, puntualità ed efficienza, cose impensabili senza una potestà decisionale indipendente.
La Venetia deve avere le risorse (che oggi non ha o sono utilizzate male) per studiare il proprio ambiente, proteggerlo ove in pericolo, regolamentare le attività dell’uomo e dare impulso a tutte le attività che sono in sintonia con l’ambiente veneto.
Gli ambienti naturali da studiare sono molti, tanti quanti le diversità che la nostra terra ci offre: zone lacustri, lagunari, montane, delta di fiumi importanti (Po, Sile e Piave), pianura, zone collinari, zone di risorgive e antiche zone vulcaniche. Ognuna di queste zone ha una biodiversità da tutelare e valorizzare.
Oggi esistono 6 parchi: Delta del Po (la più vasta area umida del Mediterraneo); Colli Euganei; Altopiano della Lessinia, Dolomiti d ‘Ampezzo, Fiume Sile, Dolomiti Bellunesi. Questi enti hanno poche risorse e pochi poteri per tutelare e valorizzare queste aree. Inoltre sono gestiti secondo i comodi di una classe politica miope e corrotta.
Ci sono molte altre zone naturali da tutelare (es. la laguna veneziana) che devono diventare ambienti da rispettare, ma anche diventare nuovi poli di attrazione turistica e centri educativi e ricreativi.
L’attività di studio e di proposta deve essere costante per diversi temi:
- difesa idraulica e assetto idrogeologico
- geologica, idrogeologica, speleologica, geomorfologica e sismologica
- mutamenti climatici
- organismi geneticamente modificati
- sviluppo sostenibile
- introduzione di nuove risorse energetiche
Attualmente molti sono i settori ambientali che necessitano di una politica di gestione innovativa e una regolamentazione più rigida per la tutela dell’ambiente e della salute dei Veneti:
- gestione dei rifiuti
- bonifica terreni inquinati
- limitazione e/o eliminazione dell’inquinamento luminoso e acustico
- inquinamento dell’atmosfera e inquinamento elettromagnetico
- progettazione e assistenza nel settore dell’assetto idrogeologico
- regolamentazione attività mineraria e di estrazione (cave, ghiaia dai fiumi…)
- regolamentazione utilizzo delle risorse termali e delle acque potabili
- risanamento acque (scariche industriali, scarichi fognari civili…)
- regolamentazione industrie a rischio (galvanica, concerie, fonderie…)
- attività di regolamentazione dei progetti urbanistici delle amministrazioni comunali con riguardo anche alla tutela del patrimonio architettonico.
Per realizzare tutto ciò occorre diffondere nei cittadini Veneti, che sempre si sono dimostrati sensibili ai temi di tutela ambientale e di miglioramento del proprio ambiente, una profonda coscienza per la difesa e la tutela della natura in tutti i suoi aspetti, iniziando dalle scuole e dalle attività produttive (agricole, industriali e commerciali),.
Sulla strada della tutela ambientale non siamo dei pionieri. Molti stati e regioni applicano con successo politiche di tutela ambientale, a cui possiamo ispirarci e imparare (Norvegia, Svezia, Israele, California, Sud Tirolo…) senza mai dimenticare la lezione della storia: le amministrazioni illuminate e innamorate della loro terra hanno saputo trasformare l’ambiente e per farlo fiorire in tutto il suo splendore.